Gli sviluppatori di Ethereum hanno effettuato con successo l’aggiornamento Shanghai che consentirà agli utenti di prelevare gli ETH che avevano bloccato in staking a partire dal 2020.

Quell’anno è iniziato il percorso che ha portato Ethereum a diventare una Proof-of-Stake, grazie alla nascita delle Beacon Chain, una rete parallela gestita dal nuovo meccanismo di consenso.

Il lancio dell’update Shangai è avvenuto il 12 aprile e, grazie al suo immediato successo, il valore della seconda criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato continua a mantenersi al di sopra dei 1.900 dollari.

Secondo gli ultimi dettagli, l’aggiornamento è stato avviato alle 22:27 UTC e completato alle 22:42 UTC circa. Quasi 30 minuti dopo l’attivazione dell’upgrade, il sistema ha elaborato quasi 285 prelievi nel periodo 194.408, per un totale di circa 5.413 ETH dal valore complessivo di 10 milioni di dollari.

Secondo Coin Metrics, nei prossimi cinque giorni verranno prelevati quasi 1,2 milioni di token ETH per un valore di oltre 2,3 miliardi di dollari al prezzo attuale, mentre un totale di 36,7 miliardi di dollari di Ether (ETH) rimarrà bloccato in staking.

Durante il live stream dell’aggiornamento Shanghai, soprannominato anche Shapella (Shanghai + Capella), il cofondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha dichiarato:

Siamo in una fase in cui le parti più difficili e veloci della transizione del protocollo Ethereum sono praticamente finite. Ci sono ancora cose molto importanti da fare, ma possono essere fatte tranquillamente a un ritmo più lento“.

Buterin ha anche affermato che dopo l’aggiornamento Shanghai la prossima grande sfida per gli sviluppatori di Ethereum sarà rendere le transazioni più economiche e veloci.

Shanghai renderà il valore di Ethereum (ETH) più volatile?

Con l’entrata in funzione del nuovo meccanismo di prelievo di Ethereum, nel prossimo futuro potrebbero verificarsi fluttuazioni del prezzo di ETH a breve termine.

Tuttavia, occorre anche precisare che non tutti i 18 milioni di token messi in staked sulla rete saranno disponibili per il prelievo contemporaneamente, dal momento che sono stati fissati dei limiti al riguardo.

Alcuni operatori di mercato hanno espresso in precedenza il timore che i ritiri di ETH possano creare un’impennata dell’offerta, esercitando una pressione al ribasso sul prezzo dell’asset.

Tuttavia, la pressione di vendita potrebbe non essere così significativa come ci si aspetta, dato che la maggior parte degli ETH in stake è attualmente in perdita.

Questo potrebbe spingere molti convalidatori a ritirare solo le ricompense dello staking e a mantenere i token bloccati, riducendo di conseguenza la pressione di vendita.