A luglio 2022 la società d’investimento Jacobi Asset Management aveva annunciato il lancio del primo Exchange-Traded Fund (ETF) su Bitcoin in Europa, presso la borsa Euronext di Amsterdam con il simbolo ticker BCOIN, il cui lancio effettivo però non è mai avvenuto.

Ora, dopo 12 mesi di ritardo, si prevede che il fondo di investimento sarà finalmente operativo questo mese.

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Secondo un recente rapporto del Financial Times, il gestore patrimoniale ha affermato che il suo ETF Jacobi Bitcoin è “sulla buona strada” per essere lanciato a luglio di quest’anno. L’anno scorso l’azienda si era fatta da parte perché “non era il momento giusto“, dato che l’ecosistema cripto stava soffrendo per il crollo di entità come Three Arrows Capital, Terraform Labs e FTX.

L’ETF Bitcoin di Jacobi fornirà agli investitori un’esposizione a BTC attraverso una struttura di investimento consolidata.

Detto questo, al momento esistono altri ETF legati alle criptovalute che sono già stati lanciati in Europa. Di recente, la società d’investimento francese Melanion Capital ha lanciato il suo Bitcoin Equities ETF, che ha iniziato le negoziazioni sulla Borsa Euronext di Amsterdam lo scorso 22 giugno, introducendo un approccio basato su azioni per investire nell’ecosistema BTC.

Questo ETF è progettato per seguire il Melanion Bitcoin Exposure Index, un paniere specifico di azioni europee e americane strettamente legate al prezzo di mercato di BTC, ed è conforme al framework normativo della Commissione Europea sugli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (UCITS) per la gestione e la negoziazione dei fondi comuni di investimento.

L’ETF Bitcoin di Jacobi non può essere “a leva” o utilizzare “derivati”

Il rapporto del Financial Times ha sottolineato che in Europa tutti i prodotti sugli asset digitali negoziati in borsa sono solitamente strutturati come Exchange-Traded Notes (ETN), anziché come fondi.

A titolo di esempio, mentre ogni azionista di ETF possiede una parte delle azioni di un fondo, gli investitori di ETN possiedono titoli di debito, piuttosto che asset. Nel 2022, il cofondatore e direttore operativo di Jacobi, Peter Lane, ha sottolineato come gli emittenti di ETN siano colpevoli di abusare del termine ETF:

“C’è stata molta disinformazione e un uso improprio del termine ETF da parte degli emittenti di ETN, presumibilmente per offuscare i rischi inerenti all’acquisizione e all’investimento in ETN“.

Jacobi ha tuttavia chiarito che non sta lanciando un ETN ma un vero e proprio ETF che non può utilizzare derivati o fare leva, eliminando così il rischio di controparte.

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