Pubblicità BlockFi nella Union Station di Washington DC (archivi CoinDesk)

All’inizio dell’anno, la società Fintech americana BlockFi aveva stretto un accordo con FTX ma, in seguito al crollo dell’exchange, ha annunciato che interromperà i prelievi a causa dell’incertezza relativa alla sua situazione finanziaria.

In un tweet postato ieri sera, la compagnia ha anche chiesto agli utenti di non depositare fondi nel proprio portafoglio o conti di interesse fino a quando la situazione non verrà chiarita, sebbene non abbia esplicitamente annunciato la disabilitazione dei depositi.

“Condivideremo più dettagli il prima possibile” – ha affermato la società – “ma prevediamo che ciò sarà meno frequente di quanto siano abituati i nostri clienti e le parti interessate”.

Il tweet di BlockFi del 10 novembre è arrivato appena due giorni dopo che il CEO e co-fondatore Flori Marquez aveva twittato: “tutti i prodotti di BlockFi sono pienamente operativi”, aggiungendo che la società sarebbe stata un’entità indipendente almeno fino al luglio del prossimo anno.

Lo scorso luglio BlockFi e FTX US hanno siglato un accordo in base al quale FTX US avrebbe fornito alla società Fintech americana una linea di credito di 400 milioni di dollari, che avrebbe attribuito all’exchange cripto il diritto di acquistare BlockFI, specificando i termini relativi alla determinazione del prezzo di acquisizione.

Tali condizioni includevano che BlockFi ricevesse l’autorizzazione dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti a gestire un servizio di generazione di rendimenti negli U.S. e che la società raggiungesse almeno 10 miliardi di dollari di patrimonio dei clienti nel momento in cui FTX US avesse esercitato la sua opzione d’acquisto.

Al verificarsi di tali condizione, FTX US potrà acquistare il prestatore di cripto a 240 milioni di dollari; in caso contrario BlockFi potrebbe essere venduta per soli 15 milioni di dollari.

Nel suo messaggio su Twitter di martedì, Flori Marquez sembrava riferirsi proprio a questo accordo, affermando che BlockFi è una “entità commerciale indipendente” e sottolineando che l’accordo era stato stipulato con FTX US e non con FTX International.

Al momento, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e la Securities and Exchange Commission (SEC) hanno avviato un’indagine su FTX, che nel frattempo ha bloccato i prelievi. Sebbene FTX US sia a posto, secondo il fondatore di FTX Sam Bankman-Fried, la società potrebbe interrompere le negoziazioni nei prossimi giorni, consigliando ai suoi utenti di interrompere i depositi.

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