Accelerazione del titolo Tim in Borsa che ieri ha chiuso con un balzo del 10,65% fino a superare i 24 centesimi di euro.
Ma accelerazione anche dalle parti del Governo, con incontri con gli interessati alla partita della Rete unica – i vertici di Cdp, Tim e Vivendi – che, a quanto risulta, sarebbero in via di calendarizzazione fra giovedì e venerdì.
Tre le ipotesi sul tavolo.
La prima riguarda l’offerta non vincolante di Cdp per la Netco Tim per cui vi è ancora distanza tra quanto richiesto da Vivendi; la seconda, secondo indiscrezioni, riguarda la possibilita di un’offerta pubblica di acquisto di Cdp sull’intera Tim mentre la terza riguarda sempre la possibilità di un’offerta pubblica d’acquisto ma, lanciata da Cdp insieme a Kkr, Macquarie e Vivendi.
Avvio debole per le Borse europee
Avvio debole per i mercati europei: Milano a -0,22%, Londra e Parigi in calo di quasi mezzo punto percentuale, Francoforte la migliore a -0,14%.
Contrastate invece le Borse asiatiche. Tokyo chiude in rialzo di oltre l’1%, mentre restano negative le Borse cinesi e Hong Kong, che scontano ancora la delusione degli operatori pe la smentita ufficiale, da parte delle autorità sanitarie di Pechino, di un imminente allentamento della politica ‘Covid zero’ e quindi di uno stop ai lockdown a macchia di leopardo che continuano a pesare su consumi e catene di approvvigionamento.
Delusione che pesa anche sul prezzo del petrolio, che dopo il balzo in avanti della scorsa settimana continua a ritracciare – stamattina Brent sotto i 97,70 dollari al barile.
In lieve risalita invece il prezzo del gas naturale alla Borsa di Amsterdam, che torna sopra i 113 euro al megawattora.
Mentre sul mercato dei cambi l’attesa per l’esito delle elezioni di metà mandato continua a indebolire il dollaro, anche oggi intorno alla parità con l’euro.
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