Tod’s – La famiglia Della Valle non raggiunge l’obiettivo dell’OPA

La famiglia Della Valle non è riuscita a raggiungere la soglia del 90% di proprietà necessaria per procedere alla proposta di delisting del marchio di moda di lusso Tod’s nell’ambito della loro offerta di acquisto (opa). Nell’ultimo giorno disponibile per l’offerta, gli investitori hanno portato in adesione azioni Tod’s per un totale di 4.134.358 azioni.

Secondo quanto trapelato, i Della Valle, che possiedono il 64,5% della società, avrebbero dovuto ottenere l’accettazione di 5.144.373 azioni per raggiungere la soglia del 90% nel tentativo di privatizzare la società.

Alla chiusura del periodo di adesione all’opa lanciata da DeVa Finance della famiglia Della Valle sulle azioni sul mercato di Tod’s (il 25,5% del capitale) le richieste di adesione non sono sufficienti a raggiungere la condizione di poter salire almeno al 90% del capitale (considerando anche la quota del 10% di che Lvmh tramite Delphine, di intesa con Della Valle, intende mantenere).

Il fondatore e presidente di Tod’s, Diego Della Valle, e suo fratello Andrea, attraverso la DeVa Finance, si erano offerti di rilevare altri investitori in Tod’s a 40 euro per azione, per un investimento fino a 338 milioni di euro (336 milioni di dollari).

La famiglia Della Valle era intenzionata a delistare Tod’s fondendola in DeVa Finance entro sei mesi dalla chiusura dell’OPA.

In tal caso, gli investitori che non hanno offerto le proprie azioni sarebbero rimasti titolari di una quota di minoranza in una società non più quotata o, in alternativa, potrebbero esercitare il proprio diritto di recesso, che secondo alcuni broker sarebbe probabilmente fissato a circa 36 euro, al di sotto del prezzo di acquisto.

Secondo una fonte vicina alla famiglia Della Valle, la fusione inversa sarebbe stata solo un’opzione “… perché in tali casi gli azionisti costretti a ritirarsi potrebbero ostacolare l’azione legale e ritardare l’intero processo”.

Le azioni Tod’s hanno chiuso in ribasso del 2,4% a 39,6 euro, sottoperformando l’indice all-share di Milano che ha chiuso in rialzo dell’1,5%.($1 = 1,0050 euro)