Se non sei nuovo del settore delle criptovalute, saprai sicuramente quali sono state le ultime vicende che hanno caratterizzato il progetto Terra (LUNA). Speriamo che non ti sia fatto troppo male dopo il tonfo clamoroso che il token ha registrato nelle ultime settimane.

Tuttavia, la rete di Terra è stata riavviata a partire dal 27 maggio attraverso una nuova blockchain e due nuovi token: Luna 2.0 e Luna Classic. Ciononostante, le conseguenze di questo reboot non sono state assolutamente positive. Luna 2.0 ha subito molte vendite: partendo da $13,2 ha raggiunto un massimo di $19,5 prima di crollare a $3,9 in meno di 6 ore. Successivamente, ha recuperato raggiungendo i $12, mentre adesso è appena sopra gli $8. Il bilancio complessivo non è dei migliori con circa il 50% del valore perso in pochi giorni.

luna 2.0
Grafico del crollo di Luna 2.0

Chi vince e chi perde con Luna Classic

Il ritorno di Luna su alcuni dei migliori exchange di criptovalute ha sicuramente fatto ripartire gli scambi su questa crypto. Purtroppo, ciò ha determinato un aumento vertiginoso delle vendite, mostrando quanto scarsa sia la fiducia sul nuovo progetto di Terraform. Gli unici vincitori sembrano essere proprio queste piattaforme che hanno guadagnato milioni di dollari dalle commissioni che applicano a ogni operazione.

Tuttavia, potrebbe non finire qui. Binance non ha ancora iniziato il suo processo di airdrop ai titolari di Luna Classi e UST. L’exchange di crypto più grande al mondo ha deciso di iniziare il suo airdrop a partire dal 31 maggio e introdurrà anche Terra 2.0 nella sua “Innovation Zone”, un’area dedicata ai token ad alto rischio e a elevata volatilità.

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Cosa è LUNAC?

Per Terra Classic, o Luna Classic, si intende il token nativo della blockchain originale di Terra Luna. Questa ridenominazione è avvenuta in seguito al recente crollo che Terra ha subito. Il termine Classic viene utilizzato in maniera molto simile a quanto avvenuto per Ethereum che, nel 2017, ha subito un hacking. Anche quanto successo nel mese di maggio a Terra, ha determinato un vero e proprio spartiacque nel progetto.

Quindi, Terra Classic nasce da un vero e proprio hard fork che avviene per creare due reti separate. Do Kwon, CEO di TerraForm Labs, ha sollecitato questo tipo di operazione nella speranza di rilanciare la rete e tutto il progetto. Inoltre, questa iniziativa prevede una novità non di poco conto: UST sarà completamente ignorato nel nuovo ecosistema, così come le altre stablecoin algoritmiche.

Nella giornata di ieri (30 maggio) c’è stato un grosso pump per Terra Classic, che ha visto il suo prezzo salire del 100%, al contrario di chi pensava che sarebbe definitivamente affondato. Forse in molti pensano di poter trarre vantaggio dall’airdrop di Binance o potrebbe essere solo una manovra speculativa delle solite balene?

Terra classic luna
Grafico del pump di Terra Classic

Ma cosa cambia tra Luna e Luna Classic? Sebbene alcuni possano pensare che si tratti dello stesso token, invece, sono risorse distinte. Come detto, ci saranno due chain: la vecchia è stata rinominata Luna Classic Crypto con il token Terra Classic (LUNC). La nuova chain si chiamerà Terra con il nuovo token LUNA.

C’è l’intenzione di coniare e allocare circa un miliardo di nuovi token Luna, di cui un quarto sarà poi destinato alla pool di liquidità e alla pool di comunità. LUNA riuscirà a tornare in auge oppure, nonostante l’hard fork, il progetto continuerà ad arrancare fino a chiudere per sempre i battenti?

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