UniCredit ha sorpreso tutti con un’offerta da 10 miliardi di euro per il Banco BPM, uno dei piccoli operatori nazionali, mentre porta avanti una discussa operazione per acquisire la tedesca Commerzbank.
L’offerta include un premio dello 0,5% per gli azionisti di Banco BPM. Non è la prima volta che UniCredit punta gli occhi sulla rivale, radicata nella ricca Lombardia, una regione in cui la banca ha una presenza limitata.
“Con questa acquisizione di uno dei nostri obiettivi storici, rafforziamo la nostra posizione in Italia”
ha dichiarato Andrea Orcel, CEO di UniCredit dal 2021 e veterano delle grandi operazioni finanziarie.
Le reazioni sui mercati non si sono fatte attendere: a Francoforte, le azioni di Commerzbank hanno perso fino al 7%, mentre a Milano UniCredit è scesa dell’1,5%. Al contrario, Banco BPM ha registrato un rialzo di quasi il 5%. Curiosamente, UniCredit aveva già preparato un’offerta per BPM nel 2022, ma tutto si era fermato con l’inizio del conflitto in Ucraina.
UniCredit ha proposto 0,175 azioni ordinarie per ogni azione BPM, valutandole 6,67 euro ciascuna. Questo si traduce in un premio dello 0,5% rispetto alla chiusura di venerdì, o del 15% rispetto ai prezzi precedenti l’annuncio dell’offerta di Anima.
Orcel ha sottolineato che l’offerta per BPM è indipendente dai piani per Commerzbank, la cui acquisizione resta congelata in attesa di un nuovo governo in Germania. Tuttavia, i piani di UniCredit per la banca tedesca hanno suscitato critiche politiche: si teme che un’eventuale acquisizione italiana porti a tagli di posti di lavoro e aumenti il rischio legato al debito sovrano italiano.
Nel frattempo, UniCredit ha accumulato una partecipazione del 21% in Commerzbank, anche attraverso derivati soggetti all’approvazione della vigilanza. Orcel ha definito questa posizione “un investimento strategico con protezione al ribasso e potenziale di crescita“.
La mossa su BPM ha colto di sorpresa Commerzbank, che ha faticato a interpretare le implicazioni. Secondo fonti vicine alla vicenda, il management tedesco vede nell’iniziativa di UniCredit un segnale misto: da un lato, sembra escludere una fusione imminente, dall’altro lascia aperti molti interrogativi.
L’offerta di UniCredit per Banco BPM arriva poco dopo che quest’ultimo ha acquisito il 5% di Monte dei Paschi (MPS), una mossa che potrebbe spianare la strada a una fusione tra i due istituti di medie dimensioni, ora che lo Stato italiano si sta ritirando da MPS.
Banco BPM, inoltre, ha recentemente lanciato un’offerta da 1,6 miliardi di euro per acquisire il controllo totale dell’asset manager Anima Holding, puntando a incrementare le commissioni nette per compensare il calo dei tassi d’interesse. UniCredit, da parte sua, ha dichiarato di monitorare l’operazione e ha confermato il proprio obiettivo di aumentare le entrate da commissioni, rendendo meno dipendenti i profitti dai prestiti.
La proposta di UniCredit per Banco BPM, che richiede l’approvazione della BCE e dell’antitrust, potrebbe concludersi entro giugno 2025. Nel frattempo, la banca attende anche il via libera della BCE per acquistare fino al 29,9% di Commerzbank.
Cosa otterranno gli investitori di Banco BPM
Secondo l’offerta, gli azionisti di Banco BPM riceveranno 0,175 nuove azioni UniCredit per ogni azione posseduta, con un valore di 6,657 euro per azione e un premio dello 0,5% rispetto alla chiusura di venerdì.
Sui mercati, le azioni di Banco BPM sono aumentate del 6,2% alle 9:11 di oggi a Milano, mentre UniCredit è scesa del 2,9% e Commerzbank ha registrato un calo del 7,2% a Francoforte.
L’acquisizione di Banco BPM, uno storico obiettivo di Orcel, renderebbe UniCredit il maggiore istituto di credito italiano per totale attivi e accelererebbe il consolidamento bancario europeo. Tuttavia, arriva in un momento delicato per UniCredit, i cui piani per Commerzbank devono affrontare l’opposizione del governo tedesco. Orcel ha dichiarato in una telefonata:
“Non possiamo rimanere fuori dal consolidamento bancario in Italia.”
Finora il governo italiano non si è espresso sull’operazione, mentre Crédit Agricole, che detiene una quota del 9% di Banco BPM, e Banco BPM stesso non hanno rilasciato commenti.
Contesto
L’offerta di UniCredit segue una tendenza di consolidamento nel settore bancario italiano. A inizio mese, Banco BPM ha acquistato una partecipazione in MPS e sta cercando di acquisire Anima Holding.
La vendita della quota statale in MPS rappresenta un altro passo verso il consolidamento promosso dal governo Meloni. Tuttavia, l’operazione di UniCredit potrebbe complicare i piani del governo per favorire la nascita di un terzo grande gruppo bancario, dopo UniCredit e Intesa Sanpaolo.
Negli ultimi anni, il consolidamento bancario ha visto protagonisti Intesa con l’acquisizione di UBI Banca nel 2020, Crédit Agricole con Credito Valtellinese nel 2021 e BPER con Banca Carige nel 2022.
“Questa offerta mira a rafforzare la posizione di UniCredit in Italia, uno dei mercati chiave del gruppo”
ha dichiarato la banca.
Secondo gli analisti, Banco BPM (con asset per quasi 200 miliardi di euro) rappresenta per UniCredit un’opportunità strategica per espandersi in Lombardia e accrescere la propria redditività.
L’operazione comporterebbe costi di integrazione di circa 2 miliardi di euro nel primo anno, ma Orcel ha rassicurato che ciò non influirà sui dividendi 2024, che resteranno in linea con le attese.