A partire da domani, martedì 1° agosto, scatta per i gestori delle stazioni di servizio l’obbligo di esporre, vicino ai prezzi del distributore, anche quelli medi nazionali, così da consentire agli automobilisti un confronto più agevole e una scelta consapevole.
In caso di violazioni si rischiano multe fino a 2mila euro, mentre per i recidivi può essere disposta la sospensione dell’attività.
Come funzionano le tabelle comparative
Come previsto dal Decreto Carburanti, da martedì 1° agosto 2023 i gestori dovranno esporre in bella vista sia i prezzi dei carburanti applicati nel proprio distributore che quelli medi nazionali.
Il prezzo medio verrà calcolato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) facendo riferimento alla media aritmetica, su base regionale e delle province autonome, dei prezzi comunicati sia dagli esercenti sulle reti ordinarie e nazionale per le autostrade, che dagli impianti situati fuori della rete autostradale.
Nel testo pubblicato in Gazzetta ufficiale si legge anche che la frequenza sarà definita con un decreto del Mimit da adottarsi entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Trasparenza.
“La frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni sono definite con decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy da adottarsi entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.”
Successivamente, le stazioni di servizio avranno altri 15 giorni di tempo per adeguarsi.
“Gli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione, ivi compresi quelli lungo la rete autostradale, entro quindici giorni dalla data di adozione del decreto di cui al comma 2, adeguano la cartellonistica di pubblicizzazione dei prezzi presso ogni punto vendita, di cui all’articolo 19 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, con l’indicazione della media aritmetica dei prezzi di riferimento definita ai sensi del comma 2.“
Nel complesso, i cartelloni delle stazioni di servizio dovranno essere adeguati entro un mese dall’entrata in vigore del decreto, con i gestori delle stazioni di servizio che saranno tenuti a comunicare, con frequenza settimanale, le variazioni del prezzo praticato, anche in assenza di aumenti o diminuzioni.
L’obiettivo è quello di monitorare i prezzi dei carburanti e tutelare gli automobilisti, garantendo una maggiore trasparenza. Potendo confrontare il prezzo del distributore con quello medio, il consumatore potrà quindi effettuare una scelta consapevole.
Cosa si rischia in caso di violazione
Il Governo ha anche previsto precise sanzioni per chi non rispetterà le nuove disposizioni.
In caso di violazione degli obblighi di comunicazione dei prezzi dei carburanti, i gestori rischiano una sanzione da 200 a 2mila euro, che tiene conto anche del fatturato dell’esercente il giorno in cui è stata commessa la violazione.
Dopo la terza violazione nell’arco di 60 giorni, potrebbe scattare addirittura la sospensione dell’attività, per un periodo da 1 a 30 giorni. Quest’ultima sanzione si applica, con i medesimi importi e modalità, anche in caso di violazione dell’obbligo di esporre il prezzo medio.
L’accertamento delle violazioni spetta alla Guardia di finanza, mentre alla comminazione delle sanzioni provvede il Prefetto.
Prezzi dei carburanti: i rialzi estivi
Nel frattempo, arriva un’ulteriore ondata di rialzi sui listini dei prezzi consigliati di benzina e gasolio dei maggiori marchi.
A segnalarlo è la Staffetta Quotidiana, spiegando che sono in forte rialzo anche le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa: la verde in “fai da te” supera quota 1,9 euro/litro, toccando i massimi da fine luglio 2022, mentre il diesel si attesta a 1,76 euro/litro, il maggior aumento da metà aprile.
Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti:
- Benzina self service a 1,908 euro/litro (+17 millesimi, compagnie 1,917, pompe bianche 1,891);
- Diesel self service a 1,762 euro/litro (+23, compagnie 1,771, pompe bianche 1,741);
- Benzina servito a 2,042 euro/litro (+19, compagnie 2,088, pompe bianche 1,950);
- Diesel servito a 1,896 euro/litro (+22, compagnie 1,943, pompe bianche 1,802);
- Gpl servito a 0,700 euro/litro (invariato, compagnie 0,710, pompe bianche 0,687):
- Metano servito a 1,414 euro/kg (-3, compagnie 1,417, pompe bianche 1,411);
- Gnl 1,242 euro/kg (invariato, compagnie 1,252 euro/kg, pompe bianche 1,236 euro/kg).
Per quanto riguarda i prezzi sulle autostrade: la benzina self service si attesta a 1,981 euro/litro (servito 2,227), il gasolio self service a 1,847 euro/litro (servito 2,102), il Gpl a 0,836 euro/litro, il metano a 1,540 euro/kg e il Gnl a 1,331 euro/kg.
Mr. Hankey Coin, la nuova shitcoin
- La prossima crypto da 100x
- Nuova shit coin pronta a esplodere
- Liquidità abbondante
- Comunità di migliaia di investitori