Edison, la società italiana che opera nel comparto dell’energia elettrica e del gas, ha chiuso il primo semestre 2023 con un utile netto di 187 milioni di euro, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2022.
A pesare sono stati soprattutto i ritardi nelle consegne di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, che hanno indotto la società ad avviare un contenzioso arbitrale.
In lieve flessione anche i ricavi della filiera energia elettrica (-2,5% a 4,37 miliardi), per effetto principalmente della contrazione della produzione termoelettrica, in parte compensata dall’incremento di quella rinnovabile (+9%).
Nonostante l’utile in calo del 7% l’ebitda di Edison aumenta del 33%
Da gennaio a giugno l’ebitda di Edison è cresciuto del 33,3% a 829 milioni, spinto dall’aumento delle vendite nel segmento Gas&Power, dopo un 2022 in forte sofferenza, della produzione rinnovabile (+9%), nonché dei servizi energetici e ambientali del comparto Edison Next.
Quanto alle stime per l’anno, in un mercato che mostra una persistente volatilità dei prezzi e un’elevata incertezza economica e geopolitica, il gruppo stima una crescita dell’Ebitda da 1,1 miliardi del 2022 ad almeno 1,6 miliardi nel 2023.
Tornando all’utile netto, la flessione del 7% è stato dovuto anche agli oneri dipendenti dalle attività di rigenerazione territoriale nelle aree degli stabilimenti ex Montedison.
Tuttavia, va anche precisato che l’indebitamento finanziario al 30 giugno 2023 si è attestato a 191 milioni, in calo rispetto ai 477 milioni del 31 dicembre 2022. Un netto miglioramento dovuto soprattutto ai buoni risultati della gestione operativa, che mette la società nelle condizioni di rafforzare ulteriormente la sua posizione nei business della transizione energetica.
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