Nonostante i numerosi dibattiti sui rischi dell’intelligenza artificiale (IA), molti leader del settore sanitario continuano a investire sull’IA a supporto della diagnostica e per ottimizzare l’efficienza operativa.
Secondo il Future Health Index 2023 di Philips – il più grande studio sul settore dell’Health Technology a livello mondiale – 3 leader su 4 (74%) stanno attualmente investendo in questa tecnologia emergente, con un aumento a livello globale del 59%).
In particolare, i risultati dello studio rivelano che i massimi esponenti della sanità e i professionisti più giovani “stanno lavorando per costruire un sistema sanitario sempre più connesso, integrato e vicino ai pazienti“.
Per favorire l’innovazione tecnologica e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel sistema sanitario, un ruolo di primo piano viene attribuito alle partnership e alle collaborazioni con organizzazioni esterne.
Quasi un terzo (30%) dei leader della sanità italiani e un quarto (24%) dei professionisti sanitari più giovani afferma di lavorare attualmente con aziende del settore Health Technology, attribuendo alle partnership un ruolo chiave nel superare le sfide che si dovranno affrontare per implementare le proprie iniziative di sostenibilità ambientale (29%).
“Il Future Health Index 2023 offre indicazioni interessanti su come sarà il futuro dell’assistenza sanitaria, sempre più integrata e connessa, con punti di accesso distribuiti sul territorio, al di fuori dell’ospedale. Ed evidenzia il ruolo centrale dell’innovazione digitale e dell’intelligenza artificiale per creare un’assistenza più efficiente dal punto di vista dei costi e dei risultati clinici.” – ha dichiarato Andrea Celli, General Manager di Philips Italia, Israele e Grecia.
Secondo Celli, il Pnrr rappresenta un’occasione straordinaria per realizzare i nuovi modelli di erogazione delle cure che si stanno delineando, ma gli investimenti previsti da soli non sono sufficienti.
“È necessario uno sforzo a livello di sistema: solo così si può attuare quel processo di digitalizzazione indispensabile affinché il sistema sanitario possa diventare più efficiente e in linea con le nuove aspettative di pazienti e operatori sanitari“.
Nel frattempo, il Chief Innovation Officer di Philips, Shez Partovi, ha spiegato che l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale stanno già avendo un grande impatto sul sistema sanitario e nei prossimi anni saranno ancora più centrali, come dimostra un recente sondaggio condotto dalla società sui propri clienti, da cui è emerso che l’83% di loro investirà nell’IA nel prossimo triennio.
Alcuni esempi di utilizzo virtuoso dell’intelligenza artificiale nel campo della salute arrivano dalla prevenzione in ambito cardiovascolare, tra cui i software per la predizione di eventi cardiaci avversi, che evidenziano anomalie nel ritmo del cuore, e i sistemi per il monitoraggio della terapia intensiva, capaci di ridurre del 40% il rischio di morte.
L’IA è anche in grado di migliorare la capacità diagnostica, senza incrementare le spese per il sistema sanitario. Un esempio recente di questa innovazione è l’algoritmo SmartSpeed sviluppato da Philips, che consente di migliorare l’acquisizione e l’analisi dei dati durante una risonanza magnetica, producendo immagini nitide ad alta risoluzione per ridurre elementi potenzialmente ingannevoli e le tempistiche di acquisizione dei dati, così da facilitare il lavoro dei medici e migliorare al contempo l’esperienza del paziente.
Altro esempio di come l’intelligenza artificiale può migliorare il sistema sanitario è BioTelemetry, un sistema che permette di monitorare, attraverso un piccolo sensore sul petto, una serie di parametri che indicano la salute cardiaca del paziente. Analizzando il ritmo cardiaco per 24 ore, l’algoritmo di IA stabilisce se la persona avrà o meno un rischio elevato di aritmia nelle due settimane successive.
Insomma, le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel campo dell’assistenza sanitaria sono praticamente infinite, ma è importante non perdere di vista i potenziali rischi che questa tecnologia può comportare.
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