Dopo un breve calo a 29.592 dollari nella giornata di ieri, lunedì 18 luglio, la prima criptovaluta al mondo per capitalizzazione di mercato – Bitcoin (BTC) – ha registrato un lieve rialzo, salendo sopra i 30.000 dollari.
La parziale vittoria di Ripple nella causa contro la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense è stata positiva per l’intero mercato delle criptovalute, ma non è riuscita a smuovere più di tanto l’interesse degli investitori, facendo sì che BTC cedesse i guadagni al di sopra dei 31.000 dollari.
Gli analisti e gli esperti del settore attribuiscono il mancato movimento rialzista dell’asset al di sopra dei 30.000 dollari a vari fattori, tra cui l’improvviso interesse per XRP, la criptovaluta nativa dell’ecosistema Ripple, e per i token che la SEC ha ritenuto titoli all’inizio di giugno, tra cui Cardano (ADA), Solana (SOL) e Polygon (MATIC).
Quando arriverà il prossimo “breakout” di Bitcoin?
Nelle ultime 24 ore, il valore di Bitcoin (BTC) è rimasto relativamente invariato, raggiungendo i 30.102 dollari martedì 19 luglio. Il suo market cap è di 584 miliardi di dollari, con un volume di scambi di 14 miliardi di dollari.
Osservando il grafico giornaliero si nota che il prezzo di Bitcoin non è lontano dal breakout del pattern a rettangolo, ma alcuni esperti – come il CCO dell’exchenge cripto australiano Caleb & Brown, Jake Boyle – ritengono che la stagnazione in corso possa durare più a lungo, con piccoli rialzi fino a quando il mercato non si troverà di fronte ad alcuni eventi chiave.
Il grafico giornaliero mostra che Bitcoin sta mantenendo il supporto del rettangolo rialzista, dal quale un breakout potrebbe innescare un rialzo del 10% da 30.000 a 33.000 dollari. Per fare in modo che questo breakout si verifichi, i tori devono difendere il supporto a 30.000 dollari e spingere verso un movimento sostenuto al di sopra di 31.500 dollari, che rappresenta la resistenza del rettangolo.
Grafico giornaliero BTC/USD – Fonte Tradingview
I trader che vogliono aprire una posizione long su BTC dovrebbero quindi aspettare una conferma dagli indicatori di volume, come il Money Flow Index (MFI) e l’On-Balance-Volume (OBV).
Quando l’indice MFI sale al di sopra della linea mediana, dirigendosi verso la zona di ipercomprato, significa che la propensione al rischio degli investitori per Bitcoin sta crescendo e di conseguenza si sta creando uno slancio a favore dell’asset.
Sebbene BTC non abbia ancora trovato la strada giusta per superare l’attuale crisi, la situazione è meno grave di quanto sembri, soprattutto se gli indicatori stocastici inviano un segnale rialzista.
Pertanto, i trader long possono stare tranquilli fino a quando l’oscillatore invertirà la tendenza dalla regione di ipervenduto.
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