Dopo tanto parlare, è ora ufficiale: Elon Musk sfida OpenAI e Google lanciando xAI, la sua nuova società di intelligenza artificiale.
L’obiettivo dichiarato dal Ceo di Tesla e SpaceX è “comprendere la vera natura dell’universo“, con la startup che, secondo quanto dichiarato dal co-fondatore Greg Yang, svilupperà la “teoria del tutto” per le grandi reti neurali.
Il progetto sarà guidato direttamente da Musk e disporrà di un team di una decina di persone che hanno già lavorato in altre aziende del settore, come DeepMind, OpenAI, Google Research, Microsoft Research e Tesla.
Negli ultimi mesi, il magnante sudafricano ha sottolineato in più occasioni i potenziali rischi dell’intelligenza artificiale per la società e l’umanità, e nel marzo scorso aveva chiesto assieme ad altri imprenditori ed esperti del settore una pausa di sei mesi nello sviluppo di sistemi più potenti dell’ultimo arrivato di casa OpenAI GPT-4.
Lo scorso aprile, durante un’intervista a Fox News Channel, Musk aveva parlato dei suoi piani per lo sviluppo di un nuovo strumento di intelligenza artificiale chiamato TruthGpt, aggiungendo che temeva che le società di IA esistenti stessero dando la priorità a sistemi “politicamente scorretti“.
Secondo Greg Yang, co-fondatore di xAI, la startup approfondirà la “matematica dell’apprendimento profondo” – elemento fondamentale della nuova tecnologia – e “svilupperà la ‘teoria del tutto’ per le grandi reti neurali” per portare l’IA “al livello successivo“.
Musk ha fondato la società con sede in Nevada lo scorso marzo e in precedenza aveva cambiato il nome di Twitter in X Corp in alcuni documenti finanziari, ma sul sito Web di xAI, la società sottolinea di essere separata da X Corp, aggiungendo che “lavorerà a stretto contatto con Twitter, Tesla e altre aziende per portare a termine la nostra missione”.
Nel frattempo, anche Meta si sta preparando a rilasciare una versione commerciale del suo modello di intelligenza artificiale, consentendo alle start-up e alle aziende di costruire software personalizzati sulla base della tecnologia.
La mossa consentirà all’azienda di Mark Zuckerberg di competere con OpenAI, sostenuta da Microsoft, e Google, che sono in vantaggio nella corsa allo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa.
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