Prima ancora di scendere sul ring contro Elon Musk, il numero uno di Meta, Mark Zuckerberg, attacca il rivale sul suo territorio lanciando ufficialmente la sua app di messaggistica simile a Twitter, Threads.
Da oggi, giovedì 6 luglio, l’applicazione è disponibile per il download gratuito sull’App Store di Apple e su Google Play in oltre 100 Paesi, ha dichiarato Meta in un post sul blog.
Come Twitter, anche Threads si basa sui post brevi e testuali, consentendo agli utenti di “ereditare” gli account che già seguono su Instagram, mantenendo tra l’altro lo stesso nome utente.
“Ci vuole un’app per la conversazione pubblica con più di un miliardo di persone. Twitter ha avuto la possibilità di farlo ma non ci è riuscito. Noi speriamo di si.“, ha commentato il fondatore di Meta.
Il lancio è avvenuto allo scoccare della mezzanotte italiana in oltre 100 paesi del mondo e i primi numeri annunciati dallo stesso Zuckerberg lasciano presagire un grande successo: “Abbiamo superato i 7 milioni di registrazioni nelle prime sette ore“, ha scritto il Ceo di Meta su Threads.
Threads, molto simile a Twitter, è a tutti gli effetti una versione testuale di Instagram, condividendo con quest’ultimo anche gli oltre 2 miliardi di utenti che lo usano da tempo.
Per iscriversi a Threads, infatti, è sufficiente avere un account su Instagram e utilizzare gli stessi dati per accedere alla nuova piattaforma, portandosi dietro informazioni personali e follower. Si tratta di un ottimo incentivo per influencer e personalità di spicco, ma anche per i comuni utenti, che possono approdare in pochi istanti su Threads senza dover iniziare da zero la ricerca dei follower.
“Threads è il luogo in cui le comunità si riuniscono per discutere di tutto, dagli argomenti che vi interessano oggi a quelli che saranno di tendenza domani“, ha spiegato Meta in una descrizione di Threads sull’App Store di Apple. “Qualunque cosa vi interessi, potete seguire e connettervi direttamente con i vostri creatori preferiti e con altri che amano le stesse cose, oppure costruire un vostro fedele seguito per condividere le vostre idee, opinioni e creatività con il mondo“.
La società ha anche precisato che i feed individuali sulla nuova app di messaggistica includeranno “thread” pubblicati da altri account che seguono, oltre a contenuti consigliati condivisi da creatori che gli utenti potrebbero non conoscere.
Inoltre, si potranno pubblicare thread lunghi fino a 500 caratteri e, sebbene l’app sia orientata al testo, sarà anche possibile condividere link, foto e video della durata massima di 5 minuti. Gli utenti di Instagram potranno condividere i loro post Threads attraverso la funzione Storia dell’applicazione, oltre che su “qualsiasi altra piattaforma scelta“, si legge nel blog.
Meta ha dichiarato di aver sviluppato Threads “con strumenti che consentono conversazioni positive e produttive” e che le persone saranno in grado di gestire chi li sta menzionando o sta rispondendo all’interno dell’app.
“Come su Instagram, è possibile aggiungere frasi nascoste per filtrare le risposte alle proprie discussioni che contengono parole specifiche“, si legge nel blog. “È possibile unfolloware, bloccare, limitare o segnalare un profilo su Threads toccando il menu con i tre punti, e tutti gli account bloccati su Instagram saranno automaticamente bloccati su Threads“.
La corsa verso il successo mentre Twitter implode
Threads arriva in un momento in cui Twitter è in grande difficoltà, dopo che il suo proprietario, Elon Musk, ha imposto nuove limitazioni per gli utenti che non possiedono la famosa spunta blu a pagamento.
Di recente, l’eccentrico miliardario ha dichiarato che gli utenti di Twitter saranno in grado di vedere solo un certo numero di tweet al giorno.
“Per affrontare i livelli estremi di data scraping e manipolazione del sistema” – scrive il patron di Tesla e SpaceX su un tweet – “abbiamo applicato i seguenti limiti temporanei: gli account verificati sono limitati alla lettura di 6.000 post al giorno, gli account non verificati fino a 600 post al giorno, i nuovi account non verificati a 300 al giorno“.
Nuove regole, dunque, per il social, che hanno provocato il caos iniziale e una serie di polemiche da parte degli utenti, a cui si sono aggiunte alcune ore di malfunzionamento della piattaforma – un cosiddetto “down” dei server – confermato anche dal sito di monitoraggio delle interruzioni di Internet DownDetector.
Dopo l’annuncio di Musk sul cosiddetto “rate limit” temporaneo, l’app di messaggistica rivale BlueSky, lanciata dal co-fondatore di Twitter Jack Dorsey, ha registrato un “traffico record”.
Come BlueSky, anche Threads utilizzerà una tecnologia decentralizzata che teoricamente consente agli utenti di controllare e gestire i propri dati attraverso altre app che incorporano lo stesso software di base.
Tuttavia, mentre BlueSky è costruito sulla tecnologia di rete decentralizzata denominata AT Protocol, Threads incorporerà un’altra tecnologia decentralizzata chiamata ActivityPub, ha dichiarato Adam Mosseri, responsabile di Instagram, in un post di Threads pubblicato mercoledì.
Il software ActivityPub alimenta anche un’altra app di messaggistica simile a Twitter, Mastadon, che ha registrato un afflusso di nuovi utenti in cerca di un’alternativa a Twitter.
Mosseri ha detto che il suo team non è stato in grado di includere il supporto per ActivityPub in tempo per il rilascio ufficiale di Threads a causa di “una serie di complicazioni che si presentano con una rete decentralizzata“. Ma ha ribadito che il supporto arriverà a breve.
“Se vi state chiedendo perché questo è importante, ecco un motivo: potreste un giorno abbandonare Threads e se ciò dovesse accadere, speriamo di no, dovreste essere in grado di portare il vostro pubblico con voi su un altro server. Essere aperti può permettere questo“, ha spiegato Mosseri.
Meta ha inoltre precisato nel suo blog che ActivityPub consentirà alle persone che non hanno un account Threads di visualizzare i post e di interagire con gli utenti Threads che hanno un profilo pubblico tramite altre applicazioni che incorporano la stessa tecnologia decentralizzata.
“Se avete un profilo pubblico su Threads, ciò significa che i vostri post saranno accessibili da altre app, consentendovi di raggiungere nuove persone senza alcuno sforzo aggiuntivo“, ha dichiarato Meta nel blog post. “Se invece avete un profilo privato, sarete in grado di approvare gli utenti di Threads che vogliono seguirvi e interagire con i vostri contenuti, in modo simile all’esperienza su Instagram“.
Meta ha dichiarato che Threads è la prima app dell’azienda “pensata per essere compatibile con un protocollo di social network aperto“, che ritiene possa inaugurare “una nuova era di reti diverse e interconnesse“.
Nel 2019 Meta, allora nota come Facebook, lanciò un’app di messaggistica per gli utenti di Instagram, anch’essa chiamata Threads, ma a differenza dell’attuale versione, che si basa sui messaggi di testo, la precedente app era invece incentrata sull’invio di brevi messaggi video e fotografici ai propri amici, come se si utilizzasse Snapchat.
Meta ha chiuso Threads nel 2021 e ha spinto gli utenti a usare Instagram per vedere tutti i loro messaggi precedenti.
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