Se n’è parlato per mesi e finalmente Threads, l’alternativa di casa Meta a Twitter, verrà lanciato il prossimo 6 luglio.

Il colosso tech di Mark Zuckerberg ha quindi voluto anticipare i tempi approfittando delle polemiche emerse a causa delle ultime restrizioni di Twitter volute da Elon Musk, che la scorsa settimana ha deciso di limitare il numero di post che gli utenti possono vedere sulla piattaforma, affermando di voler contrastare “livelli estremi di scraping dei dati“.

L’app di Threads è già disponibile per il preordine sull’App Store di Apple, ma al momento del lancio sarà disponibile anche nel Play Store di Android.

Cos’è e come funziona Threads

Da quanto si evince da alcuni screenshot diffusi da Meta, la nuova app è legata ai contenuti di Instagram, nel senso che dovrebbe consentire agli utenti di “ereditare” gli account che già seguono su Instagram, mantenendo tra l’altro lo stesso nome utente.

Inoltre, come Twitter, anche Threads si baserà prevalentemente su post brevi e testuali.

Questa app è il luogo in cui le community si riuniscono per discutere di tutto, dagli argomenti che ti interessano oggi a ciò che sarà di tendenza domani. Qualunque cosa ti interessi, puoi seguire e connetterti direttamente con i tuoi creatori preferiti e altri che amano le stesse cose o creare un tuo fedele seguito per condividere le tue idee, opinioni e creatività con il mondo.” si legge nelle note del Play Store.

Altro elemento distintivo del nuovo social di Meta Platforms (META) è l’utilizzo di un protocollo decentralizzato per la sua gestione, in maniera simile a quanto avviene su Mastodon e Bluesky, due delle alternative a Twitter emerse negli ultimi mesi.

La strategia di Meta è abbastanza chiara: costruire Threads sulla base degli utenti di Instagram, permettendo così all’app di guadagnare rapidamente popolarità.

Il fatto di poter sfruttare gli oltre due miliardi di utenti attivi mensili della piattaforma offrirà un notevole vantaggio soprattutto agli influencer, che potranno usare fin da subito Threads con un pubblico ampio.

Inoltre, stando ai pareri degli esperti riportati dal Wall Street Journal, Threads potrebbe ottenere ottimi risultati fin da subito. In particolare, secondo Sayantan Mukhopadhyay, un product manager della Silicon Valley che ha lavorato in precedenza per Meta, Pinterest e Twitter, ha spiegato che il servizio di microblogging di Meta dovrebbe generare almeno la stessa quantità di entrate di Twitter, ma ci sono diversi fattori che indicano che il colosso tech Menlo Park potrebbe ottenere di più.

Secondo il manager, Meta ha una base di utenti più ampia di Twitter, un elenco più esteso di inserzionisti e un repertorio più robusto di strumenti e prodotti pubblicitari, il che significa che dovrebbe essere in grado di mostrare un maggior numero di annunci a prezzi più elevati a un gruppo più ampio di iscritti.

La sfida tra Musk e Zuckerberg entra nel vivo

A quanto pare, Zuckerberg e Musk non hanno intenzione di combattere solo a colpi di microblogging, dal momento che dopo la notizia dello sviluppo dell’alternativa di Meta a Twitter, Musk ha lanciato un chiaro guanto di sfida al rivale Zuckerberg.

Lo scorso 21 giugno, l’uomo più ricco del mondo ha scritto su un post: “Sono pronto per un incontro in una gabbia, se lui lo è“.

 

La risposta di Zuckerberg non si è fatta attendere, visto che qualche ora dopo ha replicato su Instagram con un secco: “Mandami la location“.

Di lì a poco lo sfidante ha risposto su Twitter: “Vegas Octagon“, riferendosi alla famosa arena regolamentare riconosciuta dall’UFC. Insomma, la sfida è stata accettata, la location scelta – sebbene con qualche rumors che faceva riferimento anche al Colosseo di Roma – e adesso manca solo l’incontro.

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