Oggi, martedì 27 giugno, il Presidente della Banca Centrale Europea (Bce) Christine Lagarde ha dichiarato che l’inflazione rimane troppo alta e che è ancora troppo presto per dichiarare vittoria sull’aumento dei prezzi al consumo, aggiungendo che a luglio sarà previsto un nuovo aumento dei tassi.
The shocks that drove up prices are still feeding through to the economy and making inflation more persistent, says President @Lagarde.
To break this, we must bring rates to sufficiently restrictive levels and keep them there for as long as needed https://t.co/cFXelWsVYM pic.twitter.com/vpNdiYgG3V
— European Central Bank (@ecb) June 27, 2023
Nel suo intervento al Forum delle Banche Centrali di Sintra in Portogallo, la presedente dell’Eurotower ha affermato che:
“L’inflazione nell’eurozona è troppo alta ed è destinata a rimanere tale per molto tempo. Questa persistenza è dovuta al fatto che l’inflazione si sta facendo strada nell’economia a fasi alterne, in quanto i diversi agenti economici cercano di scaricare i costi gli uni sugli altri“.
A maggio, l’inflazione complessiva nell’Ue si è attestata al 6,1%, in calo rispetto al 7% di aprile. Ma l’obiettivo della BCE è di portarla al 2%.
L’Eurozona ha dovuto far fronte a tassi d’inflazione più elevati soprattutto in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha fatto lievitare i costi dell’energia in tutto il continente. Tuttavia, negli ultimi mesi si sono ridotti e le maggiori impennate hanno riguardato invece i prezzi dei prodotti alimentari.
“Non abbiamo ancora visto il pieno impatto degli aumenti cumulativi dei tassi che abbiamo deciso dallo scorso luglio, pari a 400 punti base. Ma il nostro lavoro non è finito. Salvo un cambiamento sostanziale delle prospettive, continueremo ad aumentare i tassi a luglio” – ha aggiunto la presidente della Bce – “E mentre ci addentriamo ulteriormente in un territorio restrittivo, dobbiamo prestare molta attenzione a due dimensioni della nostra politica. In primo luogo, le nostre azioni sul livello dei tassi e, in secondo luogo, la nostra comunicazione sulle decisioni future e su come ciò sta influenzando il periodo previsto di tempo in cui i tassi rimarranno a quel livello“.
Dopo che la Bce ha aumentato i tassi da luglio 2022, per un totale di 400 punti base, gli esperti prevedono un altro aumento il mese prossimo e a settembre.
Alcuni economisti si chiedono anche quando la Banca Centrale europea invertirà questa politica restrittiva, temendo che l’aumento dei tassi rallenti notevolmente l’economia.
Tuttavia, la Lagarde ha suggerito martedì che è troppo presto per fare tali considerazioni.
“Dobbiamo comunicare chiaramente che resteremo a questi livelli per tutto il tempo necessario. Questo farà sì che l’aumento dei tassi non susciti aspettative di un’inversione troppo rapida della politica monetaria e consentirà di concretizzare appieno l’impatto delle nostre azioni passate. È improbabile che nel prossimo futuro la Banca Centrale possa affermare con piena certezza che i tassi massimi sono stati raggiunti. Per questo motivo la nostra politica deve essere decisa riunione per riunione e deve rimanere dipendente dai dati“.
Secondo Lagarde, attualmente la politica monetaria ha un’unica priorità, ossia portare tempestivamente l’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine, con i funzionari della Bce determinati a conseguire questo obiettivo “qualunque cosa accada“.
Per chi avesse ancora dubbi sulla strenua volontà della Banca Centrale a far tornare al suo posto l’inflazione dell’area euro, Christine Lagarde cita nel suo discorso la frase scritta da Helen Keller: “I nostri peggiori nemici non sono le circostanze belligeranti, ma gli animi titubanti“.
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