Secondo quanto riportato dal quotidiano francese Le Monde, Binance – il principale exchange di criptovalute al mondo – sarebbe sotto inchiesta in Francia per aver offerto illegalmente i propri servizi ai cittadini francesi fino al 2022 e per non aver applicato completamente le normative anti-riciclaggio.
Binance sta attualmente vivendo un periodo molto complicato sul piano regolamentare, dal momento che lo scorso 5 giugno la Securities and Exchange Commission (SEC), il principale regolatore del mercato finanziario statunitense, ha denunciato l’exchange e il suo CEO Changpeng Zhao per aver creato una “rete di inganni” volta ad eludere le leggi federali sui titoli.
Inoltre, questa mattina la piattaforma si è vista costretta ad abbandonare le proprie attività nei Paesi Bassi perché non è riuscita ad ottenere una licenza che dimostrasse che l’azienda rispetta le norme antiriciclaggio (AML) della nazione.
Nel frattempo, l’exchenge ha anche presentato una richiesta di cessazione della sua registrazione presso l’autorità di regolamentazione dei titoli di Cipro, affermando di volersi concentrare “su un numero minore di entità regolamentate nell’UE“.
L’inchiesta in Francia è condotta dalla Procura di Parigi, ma per il momento si tratterebbe di indagini che non sono state ancora esplicitate, tanto meno confermate dalle corti di giustizia francesi. Tuttavia, un portavoce di Binance ha recentemente affermato che:
“In Francia, le visite in loco da parte di autorità di regolamentazione e ispettori fanno parte degli obblighi normativi a cui tutte le istituzioni finanziarie devono attenersi. La scorsa settimana abbiamo ricevuto una visita in loco da parte delle autorità competenti“.
Ha poi aggiunto:
“Non commenteremo gli aspetti specifici delle indagini delle forze dell’ordine o delle normative, se non per dire che le informazioni sui nostri utenti sono conservate in modo sicuro e fornite ai funzionari governativi solo dopo aver ricevuto una giustificazione adeguata e documentata“.
Offerta illegale di servizi e accuse di riciclaggio
Secondo le ultime notizie diramate da alcuni media locali, Binance avrebbe condotto campagne pubblicitarie al fine di raccogliere clienti in Francia nel 2020, ossia due anni prima della registrazione presso l’AMF, l’autorità finanziaria francese, avvenuta nel maggio 2022.
Questa sarebbe la prima delle accuse che vengono contestate all’exchange, che riguarderebbero quindi attività non più in essere, dato che la piattaforma ha ottenuto l’autorizzazione a operare in Francia da più di un anno.
Per quanto riguarda il riciclaggio di denaro, le fonti intervistate dal quotidiano francese Le Monde hanno prima accennato all’applicazione non corretta delle normative contro il riciclaggio, e poi di accuse di riciclaggio di denaro aggravato.
Con ogni probabilità ne sapremo di più quando arriverà la risposta di Binance e se e quando sarà depositata una denuncia formale presso le corti di giustizia francesi.
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