Una miriade di sviluppi negativi ha innescato un deflusso di capitali, anziché un afflusso, nell’ecosistema delle criptovalute. A causa delle recenti azioni legali promosse dalla SEC, il sentiment della comunità continua ad essere intaccato. A parte il settore retail, anche le istituzioni hanno adottato una certa cautela.
Nel corso dell’ultima settimana, le criptovalute e altri prodotti di investimento digitali correlati hanno registrato deflussi per un totale di $ 88 milioni, salendo a $ 417 milioni nelle ultime otto settimane.
Secondo l’ultimo rapporto settimanale di CoinShares, anche l’incertezza legata ai rialzi dei tassi di interesse ha giocato un ruolo fondamentale nel plasmare il comportamento degli investitori istituzionali.
“Riteniamo che ciò sia legato alla politica monetaria, visto che attualmente non si intravede una chiara fine dei rialzi dei tassi di interesse, il che lascia gli investitori cauti“, si legge nel rapporto.
Fonte CoinShares
A registrare il maggior deflusso è stato Bitcoin (BTC) che, nell’ultima settimana, ha visto $ 51,6 milioni defluire dal suo ecosistema.
Per quanto riguarda le altcoin, i dati sono “contrastanti”, con Litecoin, XRP e Solana che hanno registrato afflussi minori, e MATIC che ha subito un massiccio deflusso.
“È interessante notare che, in aggregato, le altcoin hanno registrato afflussi da un anno all’altro (tranne Tron), in netto contrasto con Bitcoin ed Ethereum“, ha sottolineato il rapporto.
Fonte CoinShares
Ether registra il più grande deflusso dal Merge
Sempre secondo il rapporto di CoinShares, il leader del gruppo delle Altcoin – Ethereum (ETH) – ha registrato un significativo deflusso di capitali.
Nell’ultima settimana, gli investitori hanno infatti ritirato $ 35,6 milioni dai prodotti di investimento legati a Ether, segnando “la più grande settimana di deflussi dal Merge di settembre dello scorso anno“.
Nonostante questo significativo deflusso abbia esercitato una spinta ribassista sul valore dell’asset, ci sono comunque altri aspetti positivi che possono essere considerati in questa fase.
Grazie all’attività di protocolli come Uniswap e Blur, a inizio anno Ethereum ha infatti mantenuto un tasso di deflazione per due mesi consecutivi.
Per spiegare il fenomeno bisogna però fare un passo indietro. La rete Ethereum aveva promosso un aggiornamento (EIP-1559) nell’agosto 2021, quando le commissioni di transazione iniziarono a essere “burnate” anziché indirizzare ai miner.
Quando la rete è passata definitivamente al meccanismo di consenso proof-of-stake (PoS) nel contesto del Merge, Ethereum a iniziato a produrre “blocchi deflazionistici”, con più ETH “burnati” rispetto a quelli distribuiti. Nei due mesi successivi, questo meccanismo è stato costante, senza alcuna pausa da fine gennaio.
In precedenza, questo status era stato raggiunto a novembre 2022, proprio successivamente al compiersi del Merge (che aveva ridotto le emissioni di oltre il 90%), per poi tornare allo stato inflazionistico intorno a dicembre.
Secondo le analisi di vari enti di ricerca, l’aumento di ETH bruciati sarebbe stato in gran parte guidato dall’aumento dell’utilizzo di Uniswap, in risposta all’incertezza nei confronti degli exchange centralizzati, nonché dall’uso continuato del marketplace NFT Blur.
Fonte Ultrasuoni.money
Prospettive future per Ethereum
Nel mese di febbraio Uniswap si è piazzata in cima alla classifica per ETH bruciati, circa 8.766 (circa 16 milioni di dollari), seguita da Blur con 6.535 ETH (11,9 milioni di dollari) bruciati.
Da allora, la quantità di ETH bruciati ha registrato un aumento costante, con l’impennata maggiore che si è verificata il 10 marzo, quando USDC perse il peg (ripreso due giorni dopo) a seguito del crollo della Silicon Valley Bank (SVB). Gli utenti si sarebbero affrettati a scaricare USDC per USDT, il che ha portato al più grande volume giornaliero di transazioni dall’implementazione del Merge.
I vari fallimenti delle istituzioni finanziarie, tra cui Silvergate, SVB e Signature Bank, avrebbero quindi spinto gli investitori a sostenere l’infrastruttura finanziaria decentralizzata come alternativa più sicura e affidabile.
Inoltre, un ruolo importante è giocato dai Layer-2 e dalla crescita del liquid staking, avendo questi il potenziale per essere nuovi catalizzatori per la rete Ethereum introducendo nuovi utenti e aumentando l’attività della rete.
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