Martedì, le azioni di Tesla (TSLA) sono salite, dopo che il Ceo Elon Musk ha incontrato il ministro degli Esteri cinese Qin Gang.

L’incontro è avvenuto mentre Pechino sta cercando di dimostrare la propria apertura alle imprese straniere e Musk ha annunciato un’ulteriore espansione della sua azienda automobilistica nel Paese asiatico.

Qin, che fino a poco tempo fa era ambasciatore della Cina presso gli Stati Uniti, ha dichiarato che la “modernizzazione in stile cinese“, caratterizzata da un’enorme popolazione e da una “prosperità comune“, creerà “un potenziale di crescita e una domanda di mercato senza precedenti“.

Ha poi aggiunto che il mercato cinese dei veicoli elettrici “ha ampie prospettive di sviluppo” e che la Cina continuerà ad aprirsi e a creare un ambiente commerciale migliore, orientato al mercato e basato sulla legge, per le aziende straniere come Tesla.

Secondo il comunicato del ministero degli Esteri cinese, Musk ha elogiato il popolo mandarino e i risultati ottenuti dalla Cina.

Tesla si oppone al ‘disaccoppiamento’ ed è disposta a continuare a espandere la propria attività in Cina“, si legge nel comunicato.

Le azioni di Tesla sono salite del 5% poco dopo l’apertura dei mercati martedì, prima di ridurre i guadagni. Alle 10.00 ET, il titolo era scambiato a 202,93 dollari, in rialzo del 2,6% per la sessione.

L’incontro tra Musk e Qin avviene in un momento di continue tensioni tra Stati Uniti e Cina sulla tecnologia. L’anno scorso, Washington ha imposto ampie restrizioni all’esportazione di chip e apparecchiature per semiconduttori verso il Paese asiatico, con l’obiettivo di ostacolare i tentativi di Pechino di potenziare l’industria nazionale con una tecnologia di importanza cruciale.

In risposta, le autorità di regolamentazione cinesi hanno recentemente impedito agli operatori locali di “infrastrutture informatiche critiche” di acquistare prodotti dal produttore di chip statunitense Micron.

Nel frattempo, il ministro degli Esteri cinese ha dichiarato che un rapporto “costruttivo” tra Stati Uniti e Cina è nell’interesse di entrambi i Paesi e del mondo.

Musk vuole sbaragliare la concorrenza

Per quanto riguarda Tesla, il viaggio di Musk in Cina arriva mentre l’azienda si trova ad affrontare un’agguerrita concorrenza e una sempre più pressante guerra dei prezzi nel Paese.

Come sottolineato in un nostro precedente articolo, la casa automobilistica statunitense ha più volte ritoccato i prezzi delle sue auto elettriche in Cina in un contesto macroeconomico particolarmente difficile nella seconda economia mondiale.

Dopo gli Stati Uniti, il paese asiatico è infatti il secondo mercato più grande per l’azienda di auto elettriche e, non a caso, lo stabilimento Tesla di Shangai è il suo più grande polo produttivo al mondo. Per questo, Musk ha sempre cercato di mantenere buoni rapporti con Pechino, promettendo investimenti nel corso degli anni ed elogiando la tecnologia del Paese.

Tesla non ha ancora fornito alcun aggiornamento sui suoi piani per aumentare la produzione di 450.000 veicoli all’anno nello stabilimento di Shanghai, anche se in aprile Musk ha annunciato che avrebbe costruito una seconda fabbrica lì per produrre il potente sistema di accumulo di energia Megapack.

Inoltre, l’azienda ha presentato alle autorità locali un piano per espandere la capacità di produzione dei propulsori nello stabilimento nella megalopoli cinese a 1,75 milioni di unità all’anno.

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