Nonostante i ritardi e i numerosi problemi tecnici, il lancio della nuova collezione di sneaker NFT sulla sua piattaforma web3 .Swoosh di Nike è stata un autentico successo, superando il milione di dollari di incassi.
La vendita delle attesissime creazioni virtuali di Nike è iniziata il 15 maggio, quasi una settimana dopo la data precedentemente annunciata dall’azienda.
La prima tornata di vendite, denominata “First Access“, è stata aperta esclusivamente a utenti selezionati che hanno ricevuto dei “poster” che fungevano da biglietto d’ingresso anticipato.
In totale, Nike afferma che sono stati distribuiti 106.453 poster ai primi membri della comunità .SWOOSH.
La vendita pubblica, chiamata “General Access“, è invece iniziata il 24 maggio – due settimane dopo il “First Access” – e aveva l’obiettivo di smaltire tutti gli NFT rimanenti rispetto all’inventario totale di 106.453.
Secondo Polygonscan, giovedì pomeriggio erano stati venduti oltre 66.000 NFT. I clienti hanno acquistato gli NFT a partire da 19,82 dollari, in omaggio all’anno (1982) in cui sono state lanciate le iconiche sneaker Air Force 1, il che indica che finora Nike ha incassato circa 1,3 milioni di dollari, anche se la vendita è ancora in corso e terminerà il 1° giugno.
Sebbene i numeri iniziali sembrino promettenti, secondo l’azienda il lancio è stato ritardato più volte a causa di problemi tecnici e di traffico, lasciando gli entusiasti acquirenti frustrati dalla macchinosità del processo.
Nel frattempo, gli aggiornamenti forniti dal team di Nike hanno lasciato intendere che le vendite si stanno muovendo più lentamente del previsto. Mentre le più popolari release di sneaker fisiche Nike spesso si esauriscono in pochi minuti, oltre un terzo delle OF1 NFT sono ancora disponibili per l’acquisto.
Ritardi cronici e problemi tecnici
Quando la vendita in First Access è finalmente decollata il 15 maggio, il lancio è stato rallentato da ripetuti ritardi, dando il via a una mentalità NFT difficile da gestire.
Il 7 maggio, l’account Twitter di .SWOOSH ha twittato che la piattaforma aveva bisogno di qualche giorno in più per “mettere a punto” il lancio e creare una user experience “senza soluzione di continuità“.
Tuttavia, quando è iniziata la vendita del First Access, il sito web è andato spesso in crash, causando un processo di conio irregolare che è durato diverse ore. Alcuni utenti hanno espresso il loro disappunto per la lentezza del sito, puntando il dito contro l’inesperienza di Nike nel rilasciare alle masse oggetti da collezione in edizione limitata.
Il 16 maggio, l’azienda ha prolungato le vendite del First Access “a causa dei continui problemi tecnici“, posticipando di conseguenza il lancio del General Access. Ulteriori “problemi di traffico” hanno portato a un secondo ritardo.
Il 17 maggio Nike ha dichiarato che erano rimaste oltre 85.000 box OF1. Il 22 maggio, il numero si aggirava ancora intorno alle 83.000 unità, nonostante quello che sembrava essere un gran numero di utenti in attesa di poter acquistare le loro sneaker NFT.
Le vendite in General Access sono iniziate il 24 maggio, ma il sito è stato nuovamente afflitto da ritardi nell’elaborazione.
Alcuni utenti hanno persino riferito di aver ricevuto l’addebito per gli OF1 NFT nonostante non li avessero ricevuto. In risposta, .SWOOSH ha dichiarato di essersi “imbattuto in un errore imprevisto che ha bloccato il processo di coniazione” e che “ha anche bloccato ulteriori acquisti“.
Il 25 maggio, Nike ha twittato che oltre 55.000 box OF1 erano state vendute a più di 30.000 acquirenti unici e ha definito la vendita un successo. Inoltre, alcuni dipendenti dell’azienda hanno elogiato .SWOOSH per aver “gestito un traffico pazzesco“.
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