Martedì Microsoft Corp. (MFST), il maggiore investitore di OpenAI, integrerà il suo motore di ricerca Bing in ChatGPT, permettendo al chatbot di recuperare dati successivi al 2021 per fornire informazioni in tempo reale agli utenti.
Secondo quanto rivelato dall’azienda in occasione della conferenza degli sviluppatori tenutasi a Seattle martedì scorso, ora le ricerche di ChatGPT non saranno più limitate ai dati precedenti al 2021, consentendo alla piattaforma conversazionale di intelligenza artificiale di OpenAI di competere con il temuto rivale Google Bard, che già usufruisce del supporto diretto del motore di ricerca più potente al mondo.
Con l’accesso a Bing, gli utenti di ChatGpt potranno quindi ricevere anche le informazioni più recenti e quelle aggiornate in tempo reale, in modo che le risposte del chatbot siano ancora più corrette e precise.
In precedenza la piattaforma era capace di rispondere alle domande solo in base ai suoi dati di addestramento, che non comprendevano i contenuti web recenti. Va però specificato che per ora questo servizio è stato lanciato solo in forma sperimentale, riservata agli abbonati al piano Plus (disponibile al costo di 20 dollari al mese).
Tuttavia, Microsoft ha rassicurato che l’integrazione sarà presto disponibile anche per gli utenti gratuiti, tramite un plug-in che integra Bing in ChatGP.
Guerra aperta tra Microsoft e Google
L’implementazione dell’intelligenza artificiale in Bing da parte di Microsoft ha contribuito ad aumentare del 16% il traffico verso il motore di ricerca, che storicamente non è riuscito a competere in modo significativo con il suo principale rivale Google.
In occasione della conferenza annuale degli sviluppatori tenutasi a maggio, la grande G ha presentato il proprio piano per integrare l’IA generativa nelle ricerche di Google.
La nuova Search Generative Experience (SGE) del colosso di Mountain View sostituisce i link blu che compaiono quando un utente effettua una ricerca su Google con un riquadro verde di testo che riassume una risposta alla domanda, in modo simile al formato di risposta offerto da ChatGPT.
A gennaio Microsoft ha investito 10 miliardi di dollari in OpenAI per rendere la sua piattaforma cloud pubblica Azure l’esclusivo provider cloud della startup californiana.
Questa collaborazione ha portato alla creazione di Copilot AI, una funzione basata sulla tecnologia GPT-4 di OpenAI che consente gli utenti di svolgere attività in applicazioni Microsoft come Bing e Office.
Altri plugin in arrivo per ChatGPT
Oltre all’accesso alle ricerche di Bing, a breve saranno introdotti altri plugin che permetteranno a ChatGpt di superare molte delle sue lacune.
Secondo le ultime indiscrezioni, verranno presto integrati anche diversi servizi aggiuntivi, come Expedia, Instacart, Klarna, OpenTable e Shopify, tutti disponibili in una versione beta della piattaforma, tramite nuovo pannello su ChatGpt Plus.
La necessità di implementare queste funzioni era stata descritta dalla stessa OpenAI qualche settimana fa:
“Non è un’analogia perfetta, ma i plugin possono essere occhi e orecchie per i modelli linguistici, dando loro accesso a informazioni troppo recenti, troppo personali o troppo specifiche per essere incluse nei dati di addestramento di un sistema di machine learning“.
ChatGpt potrebbe così presto essere utilizzato per prenotare ristoranti, voli, viaggi e svolgere attività legate all’andamento di un fenomeno in tempo reale.
Altri plugin sembrano invece essere legati alla possibilità di prevenire abusi e comportamenti scorretti, in risposta alle perplessità già sollevate in tempi recenti da questi sistemi.
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