Domenica 7 maggio 2023 Binance, il più grande exchange cripto al mondo per volume di scambi, ha sospeso le transazioni in Bitcoin per un congestionamento del sistema.
We've temporarily closed $BTC withdrawals as the #Bitcoin network is experiencing a congestion issue.
Our team is currently working on a fix until the network is stabilized and will reopen $BTC withdrawals as soon as possible.
Rest assured, funds are SAFU.
— Binance (@binance) May 7, 2023
Tuttavia, un’ora e mezza dopo sono state subito riattivate.
$BTC withdrawals are now resumed on #Binance.
Thank you for your patience and we apologize for any inconvenience.
— Binance (@binance) May 7, 2023
Cos’è successo?
Negli ultimi giorni sia la rete di Bitcoin che quella di Ethereum hanno registrato una forte congestione.
Per Ethereum il problema sembra sia stato causato da un eccesso di richieste di transazioni in token FLOKI e PEPE, dato l’impressionante hype generato dal loro boom.
Per Bitcoin, invece, il problema sembra legato agli Ordinals, ovvero l’equivalente degli NFT sulla blockchain di BTC.
Fino al 25 aprile non sono stati riscontrati volumi anomali di transazioni, ma a partire dal giorno successivo hanno iniziato ad aumentare.
Prima del 25 le transazioni sulla blockchain di Bitcoin erano meno di 370.000, mentre il 26 sono salite a +346.000, con un ulteriore picco ad oltre 683.000 verificatosi il primo di maggio. Si tratta quasi di un raddoppio in meno di una settimana.
Ma mentre quello del 1° maggio è stato un aumento isolato oltre la soglia di 600.000 transazioni giornaliere, negli ultimi due giorni invece quella quota è stata costantemente superata, creando una lunga coda di transazioni in attesa di essere eseguite.
Per questo motivo le fee e i tempi di attesa sono aumentati, costringendo Binance a sospendere i prelievi durante l’ora di picco.
Pepe Coin fa aumentare del 400% il costo delle transazioni sulla blockchain di Bitcoin
Secondo i dati di Crypto Fees, negli ultimi giorni le commissioni sulle transazioni in Bitcoin hanno subito un’impennata, raggiungendo il livello più alto degli ultimi due anni.
A inizio maggio l’importo totale delle commissioni pagate sulla blockchain ha raggiunto i 3,5 milioni di dollari (con una commissione media di 7,2$), registrando un balzo del 400% rispetto alla fine di aprile.
Questo improvviso aumento è in gran parte dovuto alla frenesia per le nuove meme coin come PEPE, con conseguenze indesiderate per il network.
Commissioni totali per le transazioni sulla blockchain di Bitcoin – Fonte CryptoFees
L’impennata delle commissioni è dovuta principalmente all’aumento delle transazioni di token BRC-20 che, secondo i dati di Galaxy Research, il 2 maggio rappresentavano il 50% di tutte le transazioni sulla blockchain.
Modellato sullo standard ERC-20 di Ethereum, BRC-20 è uno standard sperimentale introdotto nel marzo 2023 da un analista on-chain noto con lo pseudonimo di “Domo”, che consente agli utenti di emettere e trasferire token fungibili sulla blockchain di Bitcoin.
Questo standard è subito diventato un trend nello spazio delle criptovalute, soprattutto in seguito alla forte crescita della meme coin PEPE, che ha registrato un aumento di oltre il 600% negli ultimi sette giorni, raggiungendo un massimo storico di 0,00000216 dollari il 5 maggio.
Grafico PEPE – Fonte CoinGecko
Anche le fee su Ethereum hanno registrato una forte impennata negli ultimi giorni, raggiungendo un importo complessivo di oltre 19 milioni di dollari il 2 maggio.
Nonostante questo repentino aumento, però, l’attuale costo delle transazioni in BTC è ancora lontano dai massimi storici raggiunti nell’aprile 2021, quando una transazione media richiedeva circa 70 $ per essere portata a termine, a causa dell’improvviso calo dell’hash rate della blockchain.
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