Anche la Russia entra a gamba tesa nel mercato dell’intelligenza artificiale e sfida ChatGpt di OpenAi con GigaChat.

La banca moscovita ha presentato oggi la sua versione del chatbot che però, almeno per il momento, sarà disponibile solo su invito, anche se poi, come riporta l’agenzia di stampa britannica Reuters, l’obiettivo sarà quello di indirizzarlo a tutti liberamente.

Sberbank ha spiegato che quello che rende unico GigaChat è la sua capacità di comunicare in modo più intelligente in russo rispetto ad altre lingue straniere.

Il colosso bancario russo ha negli ultimi anni, e in particolare dall’inizio della guerra, investito in modo massiccio nel settore tecnologico, con l’obiettivo di ridurre la propria dipendenza dai Paesi occidentali nel comparto, considerando anche le sanzioni che sono state imposte dall’inizio del conflitto con l’Ucraina.

In ogni caso, che sia o meno un ulteriore tentativo russo di mostrare la virilità di Mosca al resto del mondo, il lancio di GigaChat sancisce il definitivo ingresso della Russia nella competizione per lo sviluppo di chatbot basati sull’intelligenza artificiale, accesa dopo la diffusione in tutto il mondo di ChatGpt, il software di OpenAi sostenuto da Microsoft.