Su Twitter sono tornate le spunte blu per alcuni personaggi famosi. A deciderlo è stato Elon Musk in persona, che pochi giorni fa aveva annunciato la decisione di mettere fine all’era delle spunte blu gratuite sulla piattaforma di social media.
A partire dal 1° aprile 2023, lo ricordiamo, per ottenere il famoso badge di verifica su Twitter bisogna necessariamente pagare un abbonamento mensile o annuale, che ha un costo di 11 euro al mese (o 114,99€ all’anno) se si accede da smartphone iPhone o Android, e di 8 euro per la versione via web.
Ma a quanto pare solo una piccola parte degli utenti ha deciso di pagare l’abbonamento per mantenere la spunta blu.
Spunte blu: Elon Musk ci ripensa
Da qui la decisione di Elon Musk di fare una parziale marcia indietro e assegnare la spunta blu ad alcuni account “super vip” di Twitter. Secondo alcune stime, infatti, meno del 5% dei 407mila profili coinvolti ha accettato di iscriversi e pagare l’abbonamento mensile.
Di conseguenza, la strategia “Twitter Blue” si è di fatto rivelata un flop per il nuovo proprietario di Twitter.
Anche se al momento non è stata data alcuna specifica da parte della piattaforma circa i criteri di selezione, stando alle indiscrezioni che circolano su alcuni siti specializzati, si tratterebbe di profili con almeno un milione di follower.
Così il badge di verifica è ricomparso accanto all’account dello scrittore Stephen King, della star dell’NBA LeBron James e dell’ex presidente USA Donald Trump.
La decisione è stata annunciata da Musk con un tweet in cui dichiarava di avere intenzione di pagare per alcuni profili.
La strategia “Twitter Blue” non ha funzionato!
Pochi giorni fa la decisione di togliere le spunte blu gratis aveva scosso la comunità di Twitter. Tra i primi a perdere la certificazione di identità troviamo Papa Francesco, Beyoncèm, Kim Kardashian, Oprah Winfrey, Bill Gates e Cristiano Ronaldo, che non hanno voluto sborsare un centesimo per avere un profilo social verificato che consentisse agli utenti di riconoscere gli account ufficiali da quelli “fake”.
Ma evidentemente qualcosa non è andato come sperato da Elon Musk, impegnato a cercare di aumentare le entrate del social network che ha acquistato per la cifra monstre di 44 miliardi di dollari e reduce da un pesante taglio della forza lavoro.
Solo una piccola parte degli account coinvolti, infatti, ha deciso di sottoscrivere l’abbonamento da 8 dollari al mese per mantenere la spunta blu accanto al nome.