Bill Gates, co-fondatore di Microsoft e importante filantropo, ha recentemente definito ChatGPT la più importante scoperta tecnologica dall’avvento dell’interfaccia grafica nel 1980, che ha inaugurato l’era dei personal computer.
In un articolo di approfondimento pubblicato il 21 marzo, Gates ha espresso il suo entusiasmo per il vasto potenziale dell’intelligenza artificiale (AI) nel rimodellare le imprese, trasformare il modo in cui le persone lavorano e comunicano e ridurre alcune delle più pressanti iniquità del mondo.
ChatGPT è un chatbot basato sull’intelligenza artificiale (AI) e sull’apprendimento automatico sviluppato dalla startup californiana OpenAI, su cui Microsoft ha investito oltre 10 miliardi di dollari.
A metà del 2022, Gates sfidò il team di OpenAI ad addestrare ChatGPT a superare un esame di biologia Advanced Placement e a rispondere a domande per le quali non era stato specificamente addestrato. Con grande sorpresa di Gates, il chatbot superò l’esame a pieni voti, ottenendo un 5, il massimo punteggio possibile.
Secondo il fondatore di Microsoft, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è fondamentale quanto la creazione del microprocessore, del personal computer, di Internet e del telefono cellulare. Si prevede che il suo impatto cambierà il modo in cui le persone lavorano, imparano, viaggiano, ricevono assistenza sanitaria e comunicano tra loro. Interi settori industriali si riorienteranno intorno a questa tecnologia e le aziende si distingueranno per la loro capacità di utilizzarla.
Dall’automazione al potenziamento: l’intelligenza artificiale ci porterà via il lavoro?
Bill Gates ritiene che, sebbene gli esseri umani siano ancora superiori all’AI in molti compiti legati al linguaggio, ci sono diversi ambiti in cui GPT può aumentare il lavoro umano.
PwC, ad esempio, stima che 7,2 milioni di posti di lavoro potrebbero essere creati dall’AI nel Regno Unito tra il 2017 e il 2037, mentre solo 7 milioni di posti di lavoro esistenti saranno sostituiti.
Secondo Steven Miller, professore emerito di sistemi informativi presso la Singapore Management University, l’AI può sostituire i lavori altamente ripetitivi o basati su istruzioni e regole specifiche, mentre è improbabile che vengano rimpiazzati lavori che richiedono adattabilità e interazione umana, come nel caso dei terapisti.
Sebbene le preoccupazioni per la perdita di posti di lavoro siano comprensibili, gli esperti ritengono che la creazione di nuovi impieghi derivante dai progressi tecnologici e dall’aumento della produzione economica sarà superiore al numero di posti di lavoro soppressi, e che le persone che lavorano a fianco degli assistenti AI saranno uno scenario più probabile.
AI will not replace you. A person using AI will.
— Santiago (@svpino) January 5, 2023
Il fatto è che l’intelligenza artificiale può migliorare notevolmente l’efficienza e la redditività del lavoro umano: con gli assistenti AI che si occupano di compiti ripetitivi o pericolosi, la forza lavoro umana può concentrarsi su compiti che richiedono creatività ed empatia.
La visione di Bill Gates
In breve, Bill Gates immagina un futuro in cui l’AI avrà un impatto significativo su vari aspetti della società. Il filantropo identifica le prossime frontiere dell’intelligenza artificiale, che comprendono il miglioramento della tecnologia stessa, come lo sviluppo di chip innovativi e il perfezionamento degli algoritmi.
Gates sottolinea anche la necessità di un approccio equilibrato nell’adozione mainstream della tecnologia, riconoscendone sia i potenziali rischi che i notevoli vantaggi.
Per garantire che l’intelligenza artificiale sia accessibile e vada a beneficio di un’ampia gamma di persone, Gates propone tre principi guida per lo sviluppo e l’implementazione dell’AI:
– trovare un equilibrio tra affrontare le preoccupazioni e ottimizzare il potenziale dell’AI;
– riconoscere che le sole forze di mercato potrebbero non portare i benefici dell’AI ai più poveri;
– e tenere presente che siamo solo all’inizio di ciò che l’AI può raggiungere.