Le azioni di Deutsche Bank (DBK) sono in calo per il terzo giorno consecutivo sulla Borsa di Francoforte, dopo che nella giornata di ieri i CDS dell’istituto hanno registrato una brusca impennata.
Un credit default swap (CDS) è un contratto derivato over-the-counter, che offre a una controparte protezione contro un evento creditizio, come l’insolvenza o il fallimento dell’emittente.
Secondo i dati di S&P Market Intelligence di giovedì, i CDS di Deutsche Bank sono saliti a 173 punti base dai 142 pb del giorno precedente, segnando il più grande aumento in un giorno mai registrato dalla banca tedesca.
Di conseguenza il titolo DBK, che questo mese ha già perso un quinto del suo valore, ha chiuso a Francoforte in ribasso del 5,5% a 8,843 euro (9,57 dollari), non lontano dal minimo di cinque mesi registrato a inizio settimana.
Anche le sue obbligazioni subordinate Tier 1 (che rappresentano il massimo del rischio a cui può andare incontro un investitore) sono scese di 1 centesimo a 74,716 centesimi di dollaro, spingendo il rendimento al 22,87%. Secondo i dati di Tradeweb, questo rendimento è doppio rispetto a quello di due settimane fa.
Gli AT1 emessi dalle banche sono sotto pressione da quando Credit Suisse è stato costretto a svalutare 17 miliardi di dollari dei suoi bond AT1 nell’ambito dell’acquisizione forzata da parte di UBS nel fine settimana.
Nell’ultima settimana le banche europee hanno vissuto un periodo piuttosto difficile, con gli sviluppi di Credit Suisse e le turbolenze tra le banche regionali statunitensi che hanno alimentato i timori sulle condizioni e la stabilità del settore bancario globale.
Lo STOXX 600 – che non include Credit Suisse e Ubs – ha vissuto una dei periodi più volatili dell’ultimo anno, cedendo il 2,1% e avviandosi a chiudere il mese con una flessione del 17%.