Venerdì Meta Platforms (META) ha lanciato negli Stati Uniti il suo servizio in abbonamento, che consentirà agli utenti di Facebook e Instagram di pagare per la verifica dei loro profili, sulla falsariga di Twitter di proprietà di Elon Musk.
Secondo quanto dichiarato dalla società guidata da Mark Zuckerberg, il servizio Meta Verified permetterà agli utenti di ottenere un badge blu dopo aver verificato i loro account utilizzando un ID governativo, il tutto in cambio di un pagamento mensile di 14,99 dollari per i dispositivi mobili (sia iOS che Android) e di 11,99 dollari per l’accesso web.
Il servizio, che Meta ha testato a febbraio, segue le orme di Snapchat, di proprietà di Snap Inc, e dell’app di messaggistica Telegram, segnando l’ultimo sforzo dell’azienda di social media di diversificare le proprie entrate dalla pubblicità online.
Dopo l’acquisizione da parte di Musk per 44 miliardi di dollari l’anno scorso, Twitter ha lanciato il servizio di abbonamento Blue, che consente di pagare per ottenere il segno di spunta blu, precedentemente limitato agli account verificati di politici, giornalisti e altre figure pubbliche.
Il lancio iniziale di Twitter Blue a novembre aveva però provocato un aumento degli utenti che si spacciavano per celebrità e marchi famosi sulla piattaforma, spingendo l’azienda a sospendere il servizio e a reintrodurlo con “spunte” di colori diversi per privati, aziende e governi.
Tornando a Meta, nell’ultimo trimestre del 2022 la società aveva dimezzato gli utili (rimasti comunque sopra le attese degli analisti), zavorrati dai costi di ristrutturazione e dal Metaverso.
A seguito delle ingenti perdite della divisione Reality Labs, sede delle tecnologie e dei progetti metaverse dell’azienda, che nel 2022 ha registrato una perdita operativa totale di ben 13,72 miliardi di dollari, all’inizio dell’anno Zuckerberg aveva promesso agli investitori che il 2023 sarebbe stato un “anno di efficienza” per Meta.
Da allora l’azienda si è infatti concentrata sulla riduzione delle spese generali, sull’interruzione dei progetti che non contribuiscono a rafforzare la sua visione, sul suo core business e sulla ricerca di modi per monetizzare ulteriormente la sua famiglia di app (tra cui appunto l’abbonamento Meta Verifed).
Tuttavia, il programma di ridimensionamento dei costi deciso da Zuckerberg arriva in un momento complicato per la big tech, in cui le spese su base annua sono aumentate del 22% a 25,8 miliardi e le vendite complessive sono diminuite del 4% a 32 miliardi. A questo, vanno poi aggiunte le difficoltà dell’attività principale di Meta, la pubblicità online, che continua a pagare le proibitive condizioni di mercato e la concorrenza di aziende del calibro di Amazon e TikTok.
Inoltre, nell’ultima conferenza stampa il numero uno di Facebook ha sottolineato che la principale priorità a breve termine per rafforzare il business dell’azienda è l’intelligenza artificiale (AI), mentre il metaverso e gli hardware AR/VR sono progetti più a lungo termine.
A questo va aggiunto anche il recente annuncio, secondo cui l’azienda taglierà altri 10.000 posti di lavoro “nei prossimi due mesi” per ridimensionare i costi aziendali e centrare i target finanziari.