Negli ultimi mesi, Twitter ha subito interruzioni sempre più frequenti e gravi, causando frustrazione e rabbia tra i suoi milioni di utenti. Lo scorso fine settimana le cose sono peggiorate ulteriormente, portando alcuni a chiedersi se il servizio fosse stato definitivamente interrotto.
Problemi con Twitter per molti utenti
Negli ultimi mesi, Twitter ha subito interruzioni sempre più frequenti e gravi, causando frustrazione e rabbia tra i suoi milioni di utenti. Lo scorso fine settimana le cose sono peggiorate ulteriormente, portando alcuni a chiedersi se il servizio fosse stato definitivamente interrotto.
Domenica 6 marzo Downdetector, un sito web che monitora le interruzioni di Internet, ha rilevato un’altra interruzione di Twitter che ha colpito i suoi utenti e ha causato migliaia di segnalazioni in tutto il mondo. Alcuni hanno addirittura invitato a boicottare la piattaforma fino a quando i problemi non sarebbero stati risolti.
Il blackout ha riguardato sia il sito web che l’applicazione mobile ed è durato circa un’ora.
Successivamente Twitter ha comunicato che il problema è stato risolto e che l’interruzione è stata causata da un “cambiamento interno del sistema”.
Tuttavia, non è la prima volta che la piattaforma incontra problemi di questo tipo dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk.
“Twitter è una piattaforma vitale per la libera espressione e il discorso pubblico, e comprendiamo quanto possa essere frustrante quando il servizio non è disponibile“, ha dichiarato un portavoce della società in risposta all’interruzione del servizio.
Con le recenti interruzioni, molti utenti ora si stanno chiedendo se Twitter sia in grado di gestire il traffico e le sfide di moderazione dei contenuti che deve affrontare quotidianamente.
Ancora #TwitterDown: cosa sta succedendo?
Chi ha effettuato l’accesso su Twitter lo scorso fine settimana ha registrato problemi con il caricamento dei contenuti, non riuscendo a visualizzare post, video e foto. Oltre a questo, alcuni utenti hanno riscontrato anche problemi a connettersi.
In Italia il maggior numero delle segnalazioni è arrivato dalle principali città, tra cui Milano, Roma e Torino. Tra gli altri paesi in cui si segnalano picchi di disservizi con Twitter vi sono gli Stati Uniti, Francia e Germania.
Nei giorni scorsi il New York Times ha pubblicato un articolo in cui mette nel mirino le scelte in termini di personale da parte del patron Elon Musk. Secondo il media e l’opinione diffusa, i suoi tagli al personale avrebbero minato la sicurezza del social network, esponendo la piattaforma a disservizi e al rischio di non poterli gestire e risolvere in tempi brevi.
Per rispondere alle richieste di delucidazioni sull’origine del problema, Twitter ha diffuso un post in cui ha spiegato che la causa è “una modifica interna che ha provocato conseguenze non volute”.
Le interruzioni di Twitter diventano sempre più frequenti
Nell’ultimo anno Twitter ha subito almeno cinque gravi interruzioni, la più recente delle quali si è verificata lunedì 6 marzo.
A Twitter employee says staff have grown 'numb' to outages because they've become 'so frequent' https://t.co/38lsF64xlY
— Insider Business (@BusinessInsider) March 7, 2023
Dal momento che i dati pubblici indicano che la piattaforma registra un’enorme quantità di engagement e traffico quando un tweet diventa troppo popolare, alcuni esperti ritengono che alla base delle interruzioni possano esserci proprio i tweet del proprietario e CEO Elon Musk.
Tuttavia, anche se il traffico generato da Musk tende a mettere alla prova i limiti della piattaforma, le interruzioni di Twitter non sono causate esclusivamente dai suoi tweet. La piattaforma sta affrontando problemi tecnici da un po’ di tempo ed è probabile che queste interruzioni siano causate da molteplici problemi.
Sebbene l’azienda si è scusata per i disservizi e abbia promesso di fare meglio, non è ancora chiaro se sarà in grado di mantenere le sue promesse. Nel frattempo, gli esperti hanno avvertito che i problemi tecnici di Twitter potrebbero iniziare a emergere progressivamente, poiché il licenziamento di diversi ingegneri software di alto livello potrebbe aver reso i suoi sistemi più vulnerabili che mai a guasti e malfunzionamenti.
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