Secondo un annuncio pubblicato giovedì, nelle ultime settimane il gigante dello streaming Neflix (NFLX) ha ridotto i prezzi degli abbonamenti alla sua piattaforma in oltre 30 Paesi, nel tentativo di mantenere vivo l’interesse degli utenti in un mercato sempre più competitivo.
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L’anno scorso si è assistito a un’intensa concorrenza nel settore dello streaming, mentre il boom della pandemia si affievoliva e i consumatori riducevano le spese “superflue” per i timori di una possibile recessione, costringendo le aziende a rivedere le proprie strategie.
Secondo il Wall Street Journal, che ha riportato per primo la notizia, i tagli ai prezzi hanno interessato alcuni Paesi del Medio Oriente (come Yemen, Giordania, Libia e Iran), dell’Africa subsahariana, tra cui il Kenya, dell’America Latina, dell’Asia e dell’Europa (ma, purtroppo, non l’Italia).
In questi mercati la riduzione è stata applicata a determinati piani tariffari e in alcuni casi il costo degli abbonamenti è stato addirittura dimezzato.
Netflix, che opera in oltre 190 Paesi, sta cercando di incrementare la sua presenza in nuove aree internazionali a causa della saturazione dei mercati di Stati Uniti e Canada.
Dopo aver perso abbonati nella prima metà del 2022, quando rivali come Paramount e Disney+ hanno intensificato la pressione concorrenziale, l’azienda ha aggiunto circa 7,6 milioni di abbonamenti nel quarto trimestre dello stesso anno.
Tuttavia, negli ultimi tre mesi del 2022, il guadagno medio per abbonamento è diminuito un po’ in tutti i Paesi, costringendo la piattaforma ad annunciare un piano per bloccare la condivisione delle password.
“Siamo sempre alla ricerca di modi per migliorare l’esperienza dei nostri clienti. Possiamo confermare che stiamo aggiornando i prezzi dei nostri piani in alcuni Paesi“, ha dichiarato un portavoce della società.
Ricordiamo, inoltre, che l’anno scorso l’azienda ha tagliato centinaia di posti di lavoro e ha lanciato un’opzione di streaming meno costosa con le pubblicità.
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Sempre nel tentativo di accrescere la propria quota nel mercato sempre più competitivo dello streaming, Netflix – secondo quanto dichiarato a Reuters da due fonti a conoscenza della questione – si starebbe preparando ad aprire una nuova sede in Vietnam, dopo anni di trattative con le autorità e il completamento di una valutazione dei rischi.
L’apertura di questo ufficio locale farebbe di Netflix la prima grande azienda tecnologica statunitense con una presenza diretta nel Paese in rapida crescita del Sud-Est asiatico, che conta 100 milioni di abitanti e viene considerato troppo redditizio per essere ignorato, nonostante la diffidenza per le sue rigide regole su Internet.
Secondo una delle fonti, l’ufficio potrebbe aprire già alla fine del 2023, ma richiederà un lungo processo di regolamentazione che potrebbe creare qualche ritardo.
Inoltre, da gennaio le autorità locali hanno approvato un nuovo decreto che impone ai fornitori di servizi di video-on-demand di richiedere una licenza al governo vietnamita per operare nel Paese, con la conseguente apertura di una sede locale, anche se i dettagli dell’attuazione rimangono ancora poco chiari.
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