Martedì scorso Rio Tinto, la multinazionale anglo-australiana che si occupa di ricerca, estrazione e lavorazione di risorse minerarie, ha annunciato la stipulazione di un accordo commerciale con l’azienda tedesca produttrice di autoveicoli BMW.
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L’accordo siglato prevede la fornitura di alluminio prodotto in Canada utilizzando l’energia idroelettrica, riducendo così l’impronta di carbonio della casa automobilistica tedesca per quanto riguarda l’acquisto del metallo impiegato per la produzione di veicoli.
L’azienda mineraria britannica e BMW hanno annunciato, in dichiarazioni separate, di aver firmato un memorandum d’intesa (MOU) affinché le centrali idroelettriche di Rio Tinto in Canada forniscano una quantità non specificata di alluminio all’impianto di produzione BMW di Spartanburg, nella Carolina del Sud, a partire dal 2024 – una mossa che “potrebbe generare una riduzione fino al 70% delle emissioni di CO2 rispetto al benchmark del BMW Group per l’alluminio“, secondo Rio Tinto.
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“L’accordo per la fornitura di alluminio a basse emissioni di carbonio ha anche lo scopo di incrementare il nostro utilizzo di alluminio senza emissioni dirette di CO2 dal processo di fusione“, ha dichiarato Joachim Post, membro del Consiglio di Amministrazione di BMW AG, nonché responsabile degli acquisti e della rete di fornitori.
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