Dopo un Q4 deludente, il colosso dei motori di ricerca Google ha ufficialmente rilasciato ai primi tester il suo concorrente di ChatGPT, chiamato Apprentice Bard, con l’intenzione di lanciarlo nelle prossime settimane. L’azienda ha annunciato il rilascio del proprio chatbot AI per rivaleggiare con il successo virale dell’ultimo programma di OpenAI.

Bloomberg ha riferito che l’azienda ha rilasciato il suo “nuovo servizio di AI per la conversazione, chiamato BArd“, che sarà disponibile per “tester fidati“, mentre si prepara al lancio pubblico, le cui tempistiche non sono ancora state rese note.

Google inizia a testare il rivale di ChatGPT

Dopo che il popolare chatbot ChatGPT di OpenAI ha suscitato grande attenzione e interesse nel mondo della ricerca online, la risposta di Google non poteva farsi attendere. E infatti il gigante di Mountain View ha appena annunciato il rilascio della versione beta tester del suo nuovo servizio sperimentale di IA conversazionale BArd, un software basato sull’intelligenza artificiale che pare essere molto simile al chatbot per il quale Microsoft ha deciso di scucire un assegno da 10 miliardi di dollari.

L’annuncio è arrivato con un post del CEO Sundar Pichai, che ha spiegato come questo sia:

un momento davvero entusiasmante per lavorare su queste tecnologie, grazie alle quali possiamo tradurre importanti ricerche e scoperte scientifiche in prodotti che aiutano veramente le persone. Abbiamo lavorato a un servizio sperimentale di IA conversazionale, alimentato da LaMDA, che abbiamo chiamato Bard. E oggi facciamo un ulteriore passo avanti aprendo l’accesso a un gruppo di tester di fiducia, prima di renderlo più ampiamente disponibile al pubblico nelle prossime settimane“.

Pichai ha poi sottolineato che con con Bard, Google cerca di “combinare la vastità della conoscenza mondiale con l’intelligenza, la potenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici”.

Secondo il rapporto di Bloomberg, il software utilizza le informazioni presenti sul Web per fornire risposte dettagliate, aggiornate e di alta qualità a richieste semplici, come ad esempio cosa preparare per pranzo o come pianificare il baby shower di un amico.

Come spiegato dal CEO, il chatbot di Google sarà inizialmente accessibile solo da alcuni utenti selezionati, ma presto sarà disponibile per tutti. E soprattutto sarà integrato nel motore di ricerca Google Search, che con oltre il 90% del mercato rimane quello più utilizzato al mondo.

Una mossa in qualche modo forzata per il gigante di Mountain View, che considera ChatGPT la più seria minaccia al suo monopolio de facto nel campo della ricerca online e agli oltre 200 miliardi di dollari di revenue annuali.

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