I risultati trimestrali dei colossi della tecnologia fermano la corsa del Nasdaq, nonostante lo strabiliante +3,25% di giovedì.
Dopo Amazon, Apple, Meta e Microsoft è la volta di Alphabet Inc (GOOGL.O), che il 2 febbraio ha registrato un utile e un fatturato del quarto trimestre nettamente al di sotto delle aspettative di Wall Street.
I ricavi, pari a 76 miliardi di dollari, e l’utile di 13,6 miliardi di dollari, sono stati inferiori a quelli ottenuti nello stesso periodo dell’anno precedente. Di conseguenza, le sue azioni sono scese di oltre il 5% nelle contrattazioni after-hours, dopo aver perso circa il 40% del loro valore nel 2022.
Nel Q4 2022 Google ha registrato un crollo delle vendite pubblicitarie di ben 63,1 miliardi di dollari, che segna il secondo calo trimestrale da quando il gigante dei motori di ricerca è stato quotato in borsa nel 2004.
Parlando con gli analisti durante una telefonata per discutere i risultati dell’azienda, il CEO Sundar Pichai ha dichiarato:
“E’ chiaro che dopo un periodo di significativa accelerazione della spesa digitale durante la pandemia, il clima macroeconomico è diventato più difficile.” – Ha poi aggiunto: “Siamo impegnati a investire responsabilmente con grande disciplina e a definire le aree in cui possiamo operare in modo più efficiente dal punto di vista dei costi.“
Il mese scorso il colosso di Mountain View ha annunciato un piano per il licenziamento di 12.000 dipendenti per invertire l’eccesso di assunzioni verificatosi durante la pandemia e dare priorità a nuovi settori, come quello dell’intelligenza artificiale. Prima di presentare i risultati trimestrali, la società statunitense guadagnava il 7%.
Altre importanti aziende tech che hanno annunciato licenziamenti dall’inizio dell’anno sono Microsoft (MSFT), Salesforce (CRM), Spotify (SPOT) e PayPal.
I risultati di Alphabet rispecchiano l’attuale situazione delle aziende tech
Come la maggior parte delle aziende tecnologiche, anche Alphabet ha registrato un aumento della crescita economica durante la pandemia, quando i consumatori si sono riversati in massa su Internet e hanno iniziato a fare acquisti online più frequentemente, contribuendo alla crescita dell’e-commerce.
Ora che i modelli di acquisto stanno tornando alla normalità, l’azienda ha registrato profitti e vendite del quarto trimestre inferiori alle aspettative e si è vista costretta a ridurre il proprio organico in risposta.
Anche le azioni delle altre aziende tech, in particolare Apple (NYSE: AAPL) e Amazon (NYSE: AMZN), sono scese dopo aver pubblicato risultati deludenti giovedì, cancellando i guadagni ottenuti dopo che mercoledì la società madre di Facebook, Meta, aveva rilanciato le azioni tecnologiche con notizie sui tagli dei costi e un grande buyback.
Il direttore finanziario di Alphabet, Ruth Porat, ha promesso un approccio più misurato per il 2023 e un’attenzione alla “creazione di valore finanziario sostenibile“, non necessariamente un segno distintivo delle aziende della Silicon Valley.
“Siamo concentrati sull’aumento dei ricavi e su cambiamenti duraturi della base di spesa“, ha dichiarato.
Gli inserzionisti, che contribuiscono alla maggior parte delle vendite di Alphabet, hanno tagliato i loro budget a causa dell’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse che hanno alimentato la preoccupazione per la spesa dei consumatori.
Pichai ha infatti indicato la spesa più modesta degli inserzionisti e l’impatto dei tassi di cambio all’estero come i principali freni ai risultati complessivi dell’azienda. Nel frattempo, il CEO ha dichiarato che il software di intelligenza artificiale (AI) sarà un punto di riferimento importante per Alphabet e che prevede di rendere disponibile al pubblico il suo chatbot LaMDA nelle prossime settimane.
I fattori che hanno determinato il calo di Alphabet
Il mese scorso Alphabet ha deciso di tagliare 12.000 posti di lavoro, pari a circa il 6% della sua forza lavoro complessiva, e ha dichiarato di voler raddoppiare il proprio impegno nell’IA.
“In tutta l’azienda, Alphabet rallenterà significativamente il ritmo delle assunzioni quest’anno“, ha dichiarato Porat.
Il colosso di Mountain View, da tempo leader nel settore dell’IA, sta affrontando la concorrenza di Microsoft Corp (MSFT.O), che starebbe cercando di incrementare la sua partecipazione in ChatGPT, un promettente chatbot che risponde alle domande degli utenti con risposte simili a quelle umane.
“Nonostante sia considerata una delle aziende più isolate nello spazio pubblicitario rispetto alle altre, il trimestre negativo di Alphabet è l’ultimo segnale del peggioramento dei fondamentali e del difficile contesto macroeconomico che spinge gli inserzionisti a ridurre la spesa“, ha dichiarato Jesse Cohen, analista senior di Investing.com.
L’utile netto è sceso da 20,64 miliardi di dollari (1,53 dollari per azione) dell’anno precedente a 13,62 miliardi di dollari (1,05 dollari per azione), il calo più netto degli ultimi quattro trimestri. Secondo Refinitiv, l’utile rettificato di 1,05 dollari per azione è stato inferiore agli 1,18 dollari previsti.
Le entrate derivanti dalla pubblicità di Google, che comprende Search e YouTube, sono scese del 3,6% a 59,04 miliardi di dollari. I ricavi totali sono aumentati dell’1% a 76,05 miliardi di dollari, la crescita più lenta di sempre, a parte un piccolo calo nel secondo trimestre del 2020, mentre gli analisti si aspettavano 76,53 miliardi di dollari.
Google è la più grande piattaforma pubblicitaria digitale al mondo per quota di mercato, il che la rende particolarmente sensibile alle fluttuazioni della spesa per il marketing online. La sua divisione YouTube ha dovuto affrontare la concorrenza delle piattaforme rivali, in particolare di TikTok che sta allontanando gli utenti più giovani.
Il direttore finanziario Ruth Porat ha dichiarato che le spese totali in conto capitale dell’azienda nel 2023 saranno in linea con l’anno scorso. Dato che un numero maggiore di dipendenti lavora a distanza e che la società sta consolidando il personale, Alphabet prevede di ridurre le spese immobiliari, il che – secondo Porat – comporterebbe un risparmio di circa mezzo miliardo di dollari nei primi tre mesi di quest’anno.
Secondo FactSet, le entrate derivanti dagli annunci pubblicitari su YouTube, una delle fonti di guadagno più consistenti per il gigante di Mountain View, sono scese di quasi l’8% a 7,96 miliardi di dollari, ben al di sotto delle stime di 8,25 miliardi di dollari.
Il cloud è stato invece un punto di forza, con una crescita dei ricavi del 32% a 7,32 miliardi di dollari, ma al ritmo più lento da quando l’azienda ha iniziato a divulgare i numeri sulle entrate del segmento.
Ma per Alphabet potrebbero esserci ulteriori guai in vista. Alla fine del mese scorso, il Dipartimento di Giustizia e otto Stati hanno citato in giudizio Google per quelle che, a loro dire, sono pratiche anticoncorrenziali nella vendita di annunci digitali. L’azienda sta affrontando diverse cause legali che, in caso di sconfitta, potrebbero causarne lo smembramento.
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