Il 2022 è stato un annus horribilis per i colossi della tecnologia (così come per le azioni più sottovalutate) e la maggior parte delle azioni FAANG – ossia il gruppo di titoli più rappresentativi del settore tech (Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google) – che non è riuscita a sovraperformare i mercati, tanto meno a chiudere in attivo.

A causa delle recenti crisi mondiali sullo scenario macroeconomico internazionale, lo scorso anno hanno registrato un massiccio calo, sottoperformando l’S&P 500.

Se si guarda all’andamento dei prezzi da inizio 2022, il titolo Apple (NYSE: AAPL) è stato il migliore con una perdita pari solamente al 28%. Al secondo posto si piazza Alpahbet con una perdita del 38,4%, mentre Amazon (AMZN), Netflix (NFLX) e Meta Platforms (META) hanno perso oltre il 50% ciascuno, posizionandosi tra i primi 50 perdenti dell’S&P 500.

Anche Tesla è crollata del 70% nel corso dell’anno ed è stata la quinta peggiore performance dell’indice S&P 500, registrando il suo peggior anno finanziario di sempre, insieme a Meta Platforms e PayPal, che sono state tra le prime 10 azioni perdenti.

Insomma, il 2022 è stato un anno da incubo per il Nasdaq e le Big Tech USA che, per tanto tempo, hanno fatto la sua fortuna e per il 2023 c’è tanta attesa per le prossime IPO che verranno quotate.

Le ragioni di questo calo sono molteplici. Gli investitori hanno abbandonato i titoli growth per la relativa stabilità dei titoli value, mentre la Fed ha avviato un ciclo di inasprimento aggressivo della politica monetaria per contenere l’inflazione elevata.

Tuttavia, occorre anche precisare che le valutazioni dei titoli tecnologici per il 2022 sono state abbastanza elevate, avendo registrato una forte crescita nei due anni precedenti, durante pandemia di COVID-19.

Perché i titoli delle Big Tech sono crollati nel 2022?

Come dicevamo, i titoli tech hanno sovraperformato durante la pandemia, ma nel 2022 hanno perso terreno a causa del rallentamento economico globale.

L’anno scorso tutti i colossi della tecnologia, più Tesla (NYSE: TSLA), hanno registrato un rapido calo della crescita dei ricavi, mentre l’aumento dei costi ha pesato sui profitti.

Apple ha perso 846 miliardi di dollari ed è stata la più grande perdente in termini di capitalizzazione di mercato, mentre Amazon si è piazzata a breve distanza, perdendo 834 miliardi di dollari di market cap.

Dal picco del 2021, il gigante dell’e-commerce ha perso oltre 1.000 miliardi di dollari ed è diventata la prima società a perdere una tale somma in termini di market cap. Anche Apple si è unita al club nel primo giorno di negoziazione del 2023 e il suo market cap è crollato sotto i 2.000 miliardi di dollari.

In sintesi, i rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense (Fed), il rallentamento della crescita economica globale, l’azzeramento delle valutazioni e il generale pessimismo nei confronti dei grandi nomi del settore tecnologico sono stati tra i principali motivi del crollo dei titoli Big Tech nel 2022. Tuttavia, la situazione sta lentamente migliorando e gli analisti di Wall Street prevedono che gli utili per azione delle aziende tech raddoppieranno nel corso del 2023.

Le azioni FAANG hanno perso il loro dominio di mercato nel 2022

Per molto tempo i titoli FAANG hanno dominato i mercati nei rispettivi settori e hanno avuto un forte potere rispetto alla concorrenza. Nel 2022, tuttavia, l’aura che circondava le Big Tech è andata in frantumi.

L’anno scorso, la quota combinata di Alphabet e Meta Platforms nel mercato statunitense degli annunci digitali è scesa sotto il 50% per la prima volta dal 2014.

La stessa tendenza ha riguardato anche il settore dello streaming, dove il dato aggregato degli abbonamenti a Disney+, che comprende HULU ed ESPN+, ha superato quello degli abbonati a Netflix.

Tuttavia, mentre il settore dello streaming ha perso miliardi di dollari l’anno scorso e tutti i titoli FAANG hanno chiuso vicino ai minimi di 52 settimane, Netflix ha comunque fatto eccezione, con il titolo che è salito di quasi l’80% dai minimi del 2022.

Evercore ISI è infatti rialzista sul titolo e lo ha inserito tra le sue migliori scelte per il 2023. A tal proposito, ecco una guida su come i principianti possono acquistare le azioni Netflix.

Per quanto riguarda il settore dell’e-commerce, le aziende di mattoni e malta hanno sfidato il dominio di Amazon. Secondo Captify, lo scorso anno Walmart ha superato il gigante dell’e-commerce e del cloud nel comparto delle vendite al dettaglio grazie agli sconti aggressivi applicati durante il Black Friday.

Nel frattempo Apple è rimasta un’eccezione, assistendo a una crescita esponenziale della domanda di iPhone durante tutto il 2022. Anche le vendite sono aumentate nei primi nove mesi dello scorso anno, nonostante il fatturato derivante dagli smartphone abbia subito una contrazione a due cifre.

Visto che anche Warren Buffett ha acquistato ulteriori azioni Apple nella prima metà del 2022, ecco una guida su come acquistarle senza commissioni.

Aumenta il controllo normativo per le grandi aziende tecnologiche

Mentre i legislatori statunitensi si sono preoccupati per le presunte attività monopolistiche di alcune aziende tecnologiche, nel 2022 l’Europa ha preso l’iniziativa di sanzionarle.

Sotto la pressione delle autorità di regolamentazione, Apple ha permesso il download su app store di terze parti in Europa, mentre Amazon ha risolto un caso di antitrust. L’UE aveva accusato il colosso dell’e-commerce di spingere in modo sleale i propri prodotti sulla piattaforma rispetto ai commercianti rivali, sfruttando le sue dimensioni e l’accesso ai dati dei venditori.

Nel frattempo anche Alphabet, la holding statunitense che racchiude tutti i rami e le attività di Google, è stata multata dall’autorità di vigilanza antitrust indiana e dall’Unione Europea per le sue politiche concorrenziali poco ortodosse.

Anche Facebook deve superare diversi ostacoli

Anche Meta Platforms deve affrontare numerosi ostacoli normativi a livello globale, tra cui la legge sui media negli Stati Uniti.

Se questo nuovo disegno di legge, denominato Journalism Competition and Preservation Act, venisse approvato dal Senato, Facebook dovrebbe pagare gli editori per la pubblicazione dei loro contenuti sulla piattaforma.

L’azienda non è però disposta a farlo e ha invece minacciato di rimuovere i contenuti e le notizie negli Stati Uniti se la legge verrà approvata.

Una disposizione simile è stata emanata in precedenza anche in Australia, dove Meta Platforms ha bloccato tutte le notizie per i suoi utenti all’interno del Paese.

Successivamente è stata approvata una versione modificata del News Media Bargaining Code australiano, ma Meta ha concesso due mesi di tempo per trovare un accordo con gli editori locali o per ricorrere all’arbitrato per raggiungere un punto d’incontro. In aggiunta, l’azienda ha minacciato di intraprendere azioni simili anche in Canada dopo che i legislatori hanno emanato l’Online News Act.

Nel frattempo, Facebook ha compiuto ulteriori passi avanti verso l’espansione del suo “Metaverso”, ma si tratta di un’attività che negli ultimi tempi sta perdendo miliardi di dollari a trimestre.

Tuttavia, il metaverso rimane comunque un’opportunità a lungo termine che aziende come Nvidia considerano un fattore di crescita fondamentale.

Cosa aspettarsi dalle Big Tech nel 2023?

Gli analisti di Wall Street sono ampiamente positivi sui titoli Big Tech nel 2023, molti dei quali hanno indicato Amazon come una delle migliori scelte per il 2023 dopo la sua massiccia sottoperformance nei due anni precedenti.

La flessione del gigante tecnologico ha attirato l’attenzione di diversi investitori e gestori di fondi, tra cui il noto imprenditore e filantropo americano Bill Miller, che ha di recente rivelato che il suo hedge fund Miller Value Partners ha aggiunto altre azioni di Amazon, definendo il titolo “uno dei nomi più convenienti del mercato”. Ha poi aggiunto:

Se Amazon impiegherà tre anni per tornare al livello di un anno fa e guadagnare il 25% all’anno, penso che batterà facilmente il mercato.

Miller ritiene che AMZN registrerà utili record quest’anno ed è inoltre ottimista sulla società, ritenendo che la sua attività cloud valga quasi il valore totale dell’azienda stessa.

Loop Capital, Goldman Sachs e JPMorgan sono altre aziende che hanno inserito AMZN tra le top pick di quest’anno.

Meta Masters Guild - La prossima crypto P2E da 100x?

Valutazione

  • Ancora pochi giorni prima della fine della prevendita!
  • Gioco innovativo blockchain con funzione Play2Earn
  • Entra a far parte di un nuovo ecosistema di giochi NFT
  • Tre diversi giochi in fase di sviluppo