Coinbase annuncia la terza sessione di licenziamenti e taglia altri 950 dipendenti del suo team.
A comunicarlo pubblicamente è stato il CEO e co-founder dell’exchange crypto, Brian Armstrong, che in un post sul blog si è detto dispiaciuto per la decisione, aggiungendo che i tagli si sono resi necessari per ridurre le spese operative del 25%.
“Ho preso la difficile decisione di ridurre le nostre spese operative di circa il 25% rispetto al trimestre precedente, il che comporta il licenziamento di circa 950 persone. Tutti i membri del team interessati saranno informati entro oggi.”
Per la piattaforma statunitense si tratta del terzo taglio significativo al personale in meno di un anno: a giugno, secondo la CNBC, alla porta finirono più di 1.000 dipendenti, circa il 18% della sua forza lavoro, mentre a novembre aveva tagliato più di 60 posti di lavoro nei suoi team di reclutamento e onboarding.
Armstrong ha dichiarato di aver preso questa decisione dopo aver valutato tutti i possibili scenari per il mercato delle criptovalute nel 2023. Successivamente, ha annunciato di aver dovuto lasciare andare alcuni dipendenti:
“Quando abbiamo esaminato i nostri scenari per il 2023 è diventato chiaro che avremmo dovuto ridurre le spese per aumentare le nostre possibilità di fare bene in ogni scenario. Sebbene sia doloroso separarsi dai colleghi, non c’era modo di ridurre le spese in modo significativo, senza prendere in considerazione modifiche all’organico.“
L’amministratore delegato ha anche accennato al fatto che verranno chiusi alcuni progetti che hanno minori probabilità di successo.
Coinbase è uno dei tanti exchange di criptovalute che sono stati colpite duramente dal recente “crypto winter”, che ha causato una perdita di circa 2.000 miliardi di dollari.
Così a “rimetterci” saranno nuovamente i dipendenti, che già ieri avranno ricevuto la comunicazione del licenziamento. Armstrong ha anche specificato che per le persone licenziate ci sarà un pacchetto di supporto di transizione.
Per coloro che vivono negli USA, l’azienda fornirà un minimo di 14 settimane di paga base (2 settimane aggiuntive per ogni anno che hanno lavorato), l’assicurazione sanitaria e altri benefit, mentre per chi non risiede negli Stati Uniti il pacchetto di supporto sarà in linea con le leggi sul lavoro del loro Paese.
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