Lunedì Meta Platforms (META), la società madre di Facebook, ha dichiarato di aver rimosso i contenuti che sostengono o elogiano il saccheggio del fine settimana agli edifici governativi brasiliani da parte di manifestanti antidemocratici.

Decine di migliaia di sostenitori dell’ex presidente brasiliano di estrema destra Jair Bolsonaro hanno infranto le finestre del palazzo presidenziale, inondato aree del Congresso con un sistema di irrigazione e messo a soqquadro le stanze della Corte Suprema in una rivolta durata più di tre ore.

In vista delle elezioni, abbiamo designato il Brasile come luogo temporaneo ad alto rischio e abbiamo rimosso i contenuti che invitavano le persone a imbracciare le armi o invadere con la forza il Congresso, il palazzo presidenziale e altri edifici federali”, ha affermato un portavoce di Meta. “Stiamo seguendo attivamente la situazione e continueremo a rimuovere i contenuti che violano le nostre norme”.

Il presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva è entrato in carica il 1° gennaio dopo aver sconfitto Bolsonaro nel ballottaggio di ottobre, ponendo fine al governo brasiliano di estrema destra degli ultimi decenni.

Bolsonaro si è rifiutato di ammettere la sconfitta e alcuni suoi sostenitori hanno affermato che le elezioni sono state truccate, con persone che hanno utilizzato i social media e le piattaforme di messaggistica, come Twitter, Telegram, TikTok, YouTube e Facebook, per organizzare proteste.

Dopo le prime rappresaglie, il giudice della Corte suprema brasiliana Alexandre de Moraes ha ordinato alle piattaforme di social media di bloccare gli utenti che diffondono propaganda antidemocratica, ma mentre Telegram, TikTok, Twitter e YouTube non hanno ancora risposto alle richieste, Meta si è subito attivata rimuoveremo tutti i contenuti che supportano o elogiano queste azioni.

L’occupazione degli edifici governativi di domenica era stata pianificata da almeno due settimane dai sostenitori di Bolsonaro riuniti in gruppi sulle piattaforme di messaggistica e sui social media, come Telegram e Twitter, ma non c’è stata alcuna mossa da parte delle forze di sicurezza per impedire quella che un gruppetto aveva definito “la presa del potere da parte del popolo”.

I messaggi visionati da Reuters nel corso della settimana mostravano come i membri di questi gruppi stessero organizzato dei punti di incontro in diverse città del Paese, da cui sarebbero poi partiti degli autobus noleggiati per Brasilia, con l’intenzione di occupare gli edifici pubblici.

Durante una manifestazione dei sostenitori di Trump nel gennaio 2021, le società di social media sono state criticate per non aver fatto abbastanza e, a quanto pare, anche questa volta la storia sembra destinata a ripetersi.

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