Shiba Inu (SHIB), come tutte le criptovalute mainstream, ha subito un duro colpo nel 2022. Tuttavia, mentre entriamo nel nuovo anno, ci sono alcuni passi che la popolare meme-coin a tema canino può compiere per avere un 2023 migliore.

La prima cosa di cui SHIB ha bisogno sono nuovi e solidi possessori. Nel corso dell’anno precedente, i trader speculativi hanno venduto il token ogni volta che ha registrato un rimbalzo, provocando di conseguenza una forte pressione di vendita.

Secondo Etherscan.io, SHIB ha attualmente 1.274.462 possessori, ma la maggior parte di loro sono whale. Questo rende l’asset ancora più rischioso rispetto ad altre criptovalute, poiché nel caso in cui alcune di queste balene dovessero vendere le loro partecipazioni, il prezzo del token ne risentirebbe.

Pertanto, SHIB avrà bisogno di un maggior numero di investitori retail per bilanciare le partecipazioni delle balene.

Oltre a nuovi titolari, la seconda cosa che Shiba Inu potrebbe fare è creare più casi d’uso per il token, visto che al momento la criptovaluta canina è limitata a pochissime aziende.

Ed è qui che entra in gioco il layer 2 di Shiba Inu, Shibarium. Secondo lo sviluppatore principale Shytoshi Kusama, il lancio è in fase finale e avverrà molto presto.

Un 2022 tra alti e bassi per SHIB

Secondo Shibburn, il tracker ufficiale di Shiba Inu, nel 2022 sono stati “bruciati” 83,34 miliardi di token, per un totale di 6395 transazioni. Al ritmo attuale, il valore totale di SHIB bruciati è di 675944,74 dollari.

Ciononostante, il massiccio burning non ha avuto un grande impatto sul valore di Shiba Inu, poiché il numero di token bruciati è esiguo rispetto all’offerta circolante di SHIB.

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