Ancora una volta il mercato di Bitcoin stenta a recuperare, nonostante oggi abbia registrato un lieve aumento dello 0,33% rispetto a ieri.

Il prezzo rimane sotto la soglia di maggiore supporto dei 16.900 dollari e questa discesa a picco verso il basso ha innescato una pressione alla vendita che potrebbe determinare un ulteriore calo del prezzo di BTC fino a 16.500 dollari.

In questo contesto, la criptovaluta con la maggior capitalizzazione di mercato è passata da un massimo di 47.200 dollari all’inizio del 2022 a un minimo di 15.599,05 dollari. Mentre alcuni ritengono che Bitcoin abbia già toccato il fondo, altri hanno scommesso con decisione sui 13.000 dollari.

La società finanziaria internazionale Standard Chartered ha persino avanzato l’ipotesi che BTC possa crollare fino a un minimo di 5.000 dollari nel 2023.

L’exchange di criptovalute Huobi, invece, ritiene che l’asset abbia già toccato il fondo e, in un recente rapporto, ha affermato che, considerando lo stato attuale del mercato, il cripto-verso ha già raggiunto un “bottom ciclico”.

Per quanto riguarda il valore di Bitcoin ed Ethereum, il rapporto ha evidenziato che:

“Gli asset mainstream, come BTC ed ETH, sono diventati i principali asset class nei portafogli di investimento a lungo termine. In questa fase di “bear market”, il prezzo di Bitcoin potrebbe toccare il fondo a 15.000 dollari e a 1.000 dollari per ETH, consolidandosi fino al primo trimestre del 2023, dopodiché ci sarà un discreto rimbalzo”.

Nonostante ciò, la piattaforma ritiene anche che l’attuale trend ribassista si prolungherà.

Ecco perché il bear market si protrarrà fino al 2023

Al momento la morsa ribassista del crypto market si sta allentando, a meno che non si manifesti un pericolo sistemico più consistente, come ad esempio le fluttuazioni in risposta alle regolamentazioni. Inoltre, la leva finanziaria sulle istituzioni centralizzate e sui protocolli DeFi on-chain è diminuita.

Bisogna, poi, considerare l’attuale scenario macroeconomico: l’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (CPI) ha sofferto in modo significativo dopo quattro aumenti consecutivi dei tassi di interesse di 75 punti base.

Inoltre, si prevede che gli aumenti dei tassi saranno inferiori a partire da dicembre. Tuttavia, la situazione dovrebbe assestarsi verso marzo 2023. Al momento, il tasso di rialzo si sta riducendo, la parte più difficile di questo ciclo è quasi giunta al termine e il fondo della politica monetaria è quasi pronto per essere formato.

Per quanto riguarda le criptovalute, Huobi ha dichiarato:

“…crediamo che le emozioni opportunistiche e di cieco ottimismo della comunità siano state spazzate via dall’ampiezza e dalla durata della flessione del mercato; l’incidente FTX potrebbe invariabilmente essere il catalizzatore per ribaltare la situazione, accelerando il processo di rimozione delle istituzioni e dei progetti problematici”.

Inoltre, Huobi ritiene che il fondo si formerà nel primo trimestre del 2023.

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