Sono passate ormai settimane dal crollo di FTX, uno dei più grandi exchange crypto al mondo fino a qualche tempo fa. Ormai prossima alla bancarotta, la società è stata ora affidata a John J Ray III, un avvocato americano e professionista dell’insolvenza.

Quel che è certo è che il mercato delle criptovalute sta vivendo un altro terremoto, che segue i casi di Terra Luna e Celsius della scorsa primavera, avviando una delle più forti crisi settoriali dell’ecosistema crypto.

Durante i suoi interventi su Twitter, l’ex CEO di FTX, Sam Bankman Fried, si è ripetutamente scusato con gli utenti, affermando di aver fatto una sciocchezza e che avrebbe potuto fare di meglio.

Intervistato di recente da Andrew Ross Sorkin del New York Times in occasione del DealBook Summit annuale della casa editrice, SBF ha nuovamente ammesso di aver “sbagliato” e di aver commesso gravi errori come CEO di FTX, aggiungendo che avrebbe dovuto concentrarsi maggiormente sulla gestione del rischio e sulla protezione degli utenti.

In quell’occasione ha anche insistito sul fatto che FTS US, il suo exchange di criptovalute per i clienti negli Stati Uniti, rimane “totalmente solvibile”.

Secondo le affermazioni dell’ex miliardario, la società statunitense dovrebbe essere quindi in grado di gestire i prelievi dei clienti, nonostante facesse parte della dichiarazione di fallimento di Ftx.

Tuttavia, si è anche affrettato ad aggiungere di non poter promettere nulla al riguardo.

“La piattaforma statunitense, quella regolamentata dagli Stati Uniti e con utenti americani, a quanto mi risulta, è completamente solvibile. È totalmente finanziata e credo che i prelievi potrebbero essere riaperti oggi stesso in modo che tutti vengano ripagati.”

L’ex dirigente di FTX ha anche aggiunto di ritenere che il comparto dei derivati di FTX US, precedentemente noto come LedgerX, potrebbero “essere già operativi in questo momento”. Secondo un rapporto di Bloomberg, che ha citato persone che hanno familiarità con la questione, qualche giorno la filiale statunitense di FTX si stava preparando a trasferire 175 milioni di dollari nella procedura di fallimento della società madre.

Tra regolamenti, filantropia e proprietà alle Bahamas

Per quanto riguarda le normative, SBF ha affermato che FTX si è spesso impegnata a costruire un’immagine pubblica favorevole simile a quella di altre grandi aziende. Ha aggiunto:

“Ci sono un mucchio di stronzate che le aziende regolamentate fanno per cercare di apparire solide e affidabili”.

Per quanto riguarda la filantropia, SBF ha affermato che le sue donazioni erano “principalmente per la prevenzione delle pandemie” e non finalizzate al riciclaggio. Questo ovviamente è ancora tutto da dimostrare, visto che sono in corso indagini alle Bahamas proprio per fare luce sulla questione.

Inoltre, è stato recentemente riportato che i genitori di Bankman-Fied hanno acquistato 19 proprietà per un valore di 121 milioni di dollari alle Bahamas negli ultimi due anni. La maggior parte degli acquisti riguardava proprietà di fascia alta nelle zone più esclusive dell’isola, tra cui sette condomini nel quartiere turistico di Alban.

Commentando la vicenda nell’ultima intervista, SBF ha dichiarato che:

“Non era previsto che fosse una loro proprietà a lungo termine. E non so come sia stata pagata”.

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