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Dopo Meta di Zuckenberg e Twitter, appena acquistata da Elon Musk, anche il gigante delle vendite online annuncia migliaia di licenziamenti. Secondo il quotidiano statunitense New York Times, Amazon (NYSE: AMZN) starebbe infatti valutando il taglio di almeno 10.000 posti di lavoro a causa dei recenti rallentamenti delle vendite. Nel frattempo, il fondatore e presidente dell’azienda, Jeff Bezos, ha messo in guardia sui rischi di una possibile recessione, consigliando alle persone di “prepararsi al peggio”.

Citando fonti anonime, il NYT ha riferito che AMZN avrebbe licenziato i dipendenti del settore dei dispositivi, della divisione retail e delle risorse umane.

Se le notizie sono vere, si tratterebbe della più grande ondata di licenziamenti nella storia dell’azienda, anche se – in termini percentuali – si parla di circa il 3% della forza lavoro aziendale e dell’1% del totale dei dipendenti globali.

In effetti, quest’anno ci sono stati licenziamenti ancora più consistenti, con Meta Platforms che ha dichiarato di voler licenziare 11.000 dipendenti, pari al 13% della sua forza lavoro, e Twitter che ha mandato a casa circa la metà del suo personale dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk.

Anche aziende come Robinhood, Snap, Stripe, Coinbase e Peloton hanno licenziato una grossa fetta di dipendenti. Queste società hanno avuto un’impennata di assunzioni a partire dalla seconda metà del 2020, quando la pandemia COVID-19 ha alimentato la domanda delle cosiddette aziende “stay-at-home”.

Con il ritorno ai valori “pre-Covid” quel commercio si è interrotto e molte aziende si trovano ora in esubero di personale. All’inizio di quest’anno, Amazon ha ammesso di aver investito troppo nell’espansione della rete di evasione ordini e di trovarsi con un numero eccessivo di dipendenti a causa del rallentamento della domanda.

Licenziamenti di Amazon rispecchiano l’attuale situazione delle aziende tecnologiche

I licenziamenti del colosso di Jeff Bezos fanno da eco alla difficile situazione in cui versa attualmente la maggior parte delle aziende tecnologiche statunitensi. Rispetto a un anno fa, la crescita delle vendite di Amazon è decisamente rallentata e per il trimestre di dicembre è previsto un incremento tra il 2 e l’8%, decisamente al di sotto rispetto alle aspettative degli analisti.

Durante la telefonata di presentazione degli utili del mese scorso, Brian Olsavsky – direttore finanziario di AMZN – ha dichiarato: “Nel corso del terzo trimestre, abbiamo assistito a una moderazione della crescita delle vendite in molte delle nostre attività, nonché a un aumento dei fattori di rischio legati alla valuta estera… e ci aspettiamo che questi impatti persistano per tutto il quarto trimestre”.

Olsavsky è stato anche cauto sulle prospettive di vendita per le festività natalizie: “Siamo realistici sul fatto che ci sono diversi fattori che pesano sui portafogli degli utenti e non siamo del tutto sicuri di quanto sarà forte la spesa per le vacanze rispetto all’anno scorso. A ogni modo, siamo pronti a una varietà di risultati”, ha dichiarato Olsavsky durante la telefonata di presentazione degli utili del mese scorso.

Com’è facilmente intuibile, dopo la pubblicazione degli utili del terzo trimestre del 2022 il titolo Amazon è decisamente crollato ma, visto che numerosi analisti hanno abbassato il loro target price, nel complesso Wall Street è in gran parte rialzista sulle azioni AMZN. Se vi interessa l’argomento, vi invitiamo a consultare la nostra guida su come i principianti possono acquistare le azioni Amazon.

Anche Jeff Bezos lancia l’allarme su una possibile recessione

Nel frattempo Jeff Bezos ha nuovamente messo in guardia su un’eventuale recessione. Parlando con la CNN, ha detto: “Le cose stanno rallentando, si stanno verificando licenziamenti in molti, molti settori dell’economia”. Ha poi aggiunto: “Le probabilità dicono che se non siamo in recessione in questo momento, è probabile che lo saremo molto presto”.

Durante l’intervista ha, inoltre, invitato le persone a prepararsi al peggio. Tuttavia, la vicenda del gigante delle vendite online è solo l’ultima di un lungo elenco.

Anche il patron e CEO di Tesla, Elon Musk, ha affermato che ci sono tutti i presupposti per una probabile una recessione. A seguire, il gigante globale delle spedizioni marittime Maersk ha dichiarato: “Con la guerra in Ucraina, la crisi energetica in Europa, l’aumento dell’inflazione elevata e un’incombente recessione globale, ci sono molte nuvole scure all’orizzonte”.

Anche l’investitore miliardario Paul Tudor Jones si è unito al coro, dicendo: “Non so se sia iniziata ora o due mesi fa. Non è facile capire quando inizia ufficialmente una recessione, ma presumo che se non ci siamo ancora entrati, vi entreremo presto”.

Bezos promette denaro in beneficenza mentre Amazon licenzia i dipendenti

Come se non bastasse, Bezos ha attirato le ire di molti dopo aver dichiarato di voler donare la maggior parte del suo patrimonio in beneficenza. Il momento non poteva essere peggiore, visto che ha coinciso con le notizie di licenziamenti su larga scala in Amazon, con l’intera comunità che chiede al miliardario di aiutare i dipendenti che verranno licenziati anziché fare beneficenza.

Tornando ai titoli Amazon, la revisione dei costi sarebbe stata effettuata sotto la supervisione di Andy Jassy, che ha assunto la carica di CEO dell’azienda lo scorso anno. Sotto la sua guida, le azioni di AMZN sono crollate e si sono guadagnate il triste primato di aver perso 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Mercoledì 9 novembre, il gigante dell’e-commerce aveva un valore di mercato intorno ai 900 miliardi di dollari, contro i circa 1.900 miliardi nel luglio dello scorso anno. A poca distanza da Amazon, come azienda che ha perso più capitale, si colloca Microsoft, che ha dilapidato circa 950 miliardi di dollari del suo capitale.

A seguito delle numerose pressioni degli azionisti dopo il crollo del prezzo delle azioni, Bezos sta quindi valutando di licenziare migliaia di dipendenti per cercare di ovviare alla crisi che sta colpendo l’azienda. Anche Mark Zuckerburg, dopo aver ceduto alla pressione degli investitori, ha annunciato licenziamenti su larga scala all’inizio di questo mese.

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